Migranti, secco "no" di Capalbio all’accoglienza

Il sindaco Bellumori si ribella. Pioggia di reazione contro la sinistra radical chic Salvini: "Come cambiano idea quando se li ritrovano in casa"

Alcuni dei migranti arrivati in Maremma nei mesi scorsi

Alcuni dei migranti arrivati in Maremma nei mesi scorsi

Grosseto, 14 agosto 2016 - Capalbio non vuole ospitare i cinquanta migranti che la prefettura ha indirizzato sul suo territorio. Dopo le affermazioni del capogruppo di maggioranza di Orbetello, il leghista Michele Pianelli, anche il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori, esponente del Pd, chiude le porte agli arrivi previsti. «Esistono dei luoghi in Italia che hanno una loro fortissima identità come Capri, Cortina, Portofino e molti altri – afferma il primo cittadino – e tra questi Capalbio. L’idea che una gestione ghettizzante di un gruppo di richiedenti asilo politico e rifugio internazionale che la prefettura di Grosseto per ordine del ministro Alfano sta comandando su Capalbio è quanto di più catastrofico ci possa essere per un appeal che negli ultimi venti anni certe località sono riuscite a costruire favorendo così turismo, crescita culturale, investimenti e lavoro».

Insomma, il feudo balneare della sinistra capitolina vedrebbe intaccato il proprio «appeal» se desse ospitalità ai cinquanta migranti che dovrebbero arrivare a settembre. Ma com’è che la prefettura ha previsto questi arrivi a Capalbio? Perché i gestori di una struttura turistica hanno offerto la propria disponibilità. Si tratta di una associazione temporanea di imprese tra Tre Fontane e Senis Hospes, che ha messo a disposizione unità abitative sfitte a Poggio del Leccio. «Un condominio residenziale di lusso – spiega il sindaco – costruito tra il 2006 e il 2010, composto di villette finemente arredate su due piani, immerse nel verde di olivi secolari e poste nell’altura di un poggio con vista mare a un centinaio di metri dal Borgo di Capalbio».

Insomma, troppo lusso per i migranti. «La proprietà delle unità immobiliari – prosegue il sindaco – è attualmente in mano alla gestione di un commissario liquidatore. In molti si domandano come possa essere nato questo connubio imprenditoriale». E poi ci sono i problemi della sicurezza. «La sicurezza non potrà certo essere garantita dal corpo della polizia municipale del Comune – spiega Bellumori – che conta un’unità a tempo indeterminato e due unità a tempo determinato». E sul piano dell’integrazione il sindaco esprime «forti perplessità» per il fatto che «per un cittadino di Capalbio viene speso 31,28 l’anno in spesa sociale e qui per i richiedenti asilo 32,50 euro giorno». Lapidario il commento di Matteo Salvini, leader della Lega, sul suo profilo Facebook: «Capito come cambiano idea sui migranti, quando se li ritrovano nella loro località vip, Pd, buonisti milionari e radical-chic? Ipocriti!».

E sul tema dei «radical chic sinistroidi con la villa a Capalbio che si ribellano perché non vogliono i profughi» arriva anche il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. «Propongo alla democratica, accogliente e progressista Toscana di organizzare subito un esame di bon ton, erre moscia e marxismo per selezionare i clandestini sostenibili per Capalbio – afferma il capogruppo in Regione – quelli inadeguati dovranno continuare a essere accolti a forza dalla plebe nel resto di Italia. Compagn del Pd, siete ridicoli».