Furto 'senza telecamere' ma suona l’allarme, ladro in fuga

L’uomo è poi stato individuato dalle 'tracce' lasciate e condannato

Il ladro era riuscito a forzare la finestra, ma è poi scattato l’allarme

Il ladro era riuscito a forzare la finestra, ma è poi scattato l’allarme

Grosseto, 25 settembre 2017 -  CI AVEVA pensato a staccare le telecamera di sorveglianza. Ma non è bastato. Tutto il suo «impegno» per rubare in un appartamento è stato mandato in fumo dall’allarme di cui era dotata l’abitazione presa di mira. Niente refurtiva, quindi, ma condanna. Infatti G. H., 43 anni originario di Aprilia,è stato condannato a due mesi di reclusione per tentato furto. Il «piano» era stato organizzato insieme al complice. Eludere le telecamere di videosorveglianza che erano state sistemate vicino al cancello di ingresso. Tutto studiato nei minimi particolari: tagliare la tenda della veranda da dove si poteva accedere all’appartamento. Poi la classica forzatura della finestra e una volta dentro ci sarebbe stato tutto il tempo di rovistare alla ricerca del bottino: soldi, gioielli o quant’altro.

MA NON avevano considerato che oltre al sistema di videosorveglianza l’abitazione era dotata anche di sistema di allarme. Ed è stato proprio quello che ha impedito che il furto venisse messo a segno. Henig e il suo complice sono quindi costretti alla fuga. Sono però stati individuati dalle tracce lasciate nel passaggio tra la recinzione e l’appartamento. Di recente il quarantatreenne è stato condannato dal giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna a due mesi di reclusione 3 cento euro di multa in continuazione con episodi precedenti, che avevano portato alla condanna da parte del Tribunale di Civitavecchia a un anno di reclusione e seicento euro di multa. Pertanto la pena finale che deve scontare il ladro seriale è di un anno e due mesi di reclusione, più settecento euro di multa.