Acque senza ossigeno e troppo calde. Ecatombe di pesci durante la notte

La prima stima parla di 80 quintali di orate andate perdute

I pescatori durante l’intervento effettuato nella notte tra venerdì e ieri nella laguna di Orbetello

I pescatori durante l’intervento effettuato nella notte tra venerdì e ieri nella laguna di Orbetello

Orbetello, 19 luglio 2015 - OTTANTA quintali di orate, è questa la prima stima del pesce morto in laguna a causa del riscaldamento delle acque e della conseguente mancanza di ossigeno. Per il calcolo definitivo bisogna aspettare domani. E la quantità potrebbe essere superiore. Un collasso preoccupante dell’ecosistema che circonda la città di Orbetello, un danno enorme per la cooperativa dei pescatori, un allarme rosso in vista delle condizioni meteo che nei prossimi giorni confermano temperature torride.

Le prime avvisaglie di criticità sono state individuate già mercoledì. Le prime segnalazioni avevano messo in evidenza un problema di innalzamento della temperatura, per il quale è stato attivato il comitato scientifico che segue da vicino la laguna come stabilito dall’accordo di programma tra Regione, Comune e tutti gli altri enti. La situazione nelle ore successive non è migliorata e i pesci hanno iniziato ad addensarsi in banchi lungo la laguna di levante, spingendo il sindaco Monica Paffetti a firmare un’ordinanza per installare in acqua gli ossigenatori. Ma i diciotto impianti lungo la diga messi in funzione nella notte tra venerdì e sabato non hanno arginato del tutto il rischio di una morìa che, puntualmente, si è verificata. Si tratta di ottanta quintali, al momento, che sono stati comunque rimossi (dai pescatori, che hanno lavorato incessantemente sfidando temperature micidiali) e smaltiti. La preoccupazione, semmai, riguarda i prossimi giorni. Una situazione critica, legata principalmente al caldo straordinario che ha portato le acque della laguna a una temperatura record di 32,5 gradi, con un picco registrato proprio dai pescatori venerdì di 35 gradi, rendendole praticamente invivibili per i pesci. «Abbiamo innalzato il livello di pompaggio delle acque marine all’interno della laguna – ci spiega la prima cittadina, Monica Paffetti – si tratta di interventi rivolti alla tutela del pesce, affinché nonostante le temperature eccezionali di questi giorni la situazione possa tornare il prima possibile alla normalità. La fauna ittica della laguna di Orbetello è un patrimonio che dobbiamo tutelare con tutte le nostre forze e tutte queste sono state messe in campo. Voglio pertanto rassicurare che l’amministrazione, insieme al comitato scientifico, stanno mettendo in atto ogni mezzo per limitare il danno». Nel frattempo, nel tardo pomeriggio di ieri il comitato scientifico si è riunito di nuovo per analizzare gli esiti dell’ossigenazione, che sicuramente proseguirà anche nei prossimi giorni. A preoccupare, però, sono ancora le temperature della laguna, contro le quali anche gli ossigenatori non possono combattere. Se il termometro non scenderà di qualche grado, la sopravvivenza dell’ecosistema orbetellano sarà messa seriamente a rischio.

Riccardo Bruni