Firenze, 2 luglio 2014 - SCATTANO i sigilli dopo le 22 per l’Enoteca dei Macci, uno dei principali locali della movida nel rione di Sant’Ambrogio. Dopo i rilievi svolti da gennaio, la Polizia Municipale ha disposto il sequestro per «disturbo della quiete pubblica». Un copione che si ripete. A dicembre otto locali di via dei Benci furono chiusi con lo stesso provvedimento, annullato poi dal Tribunale del riesame in seguito al ricorso dei gestori. "Non è possibile andare avanti in questo modo — spiega Daniele Locchi, presidente Fiepet Confesercenti Firenze —, noi insistiamo sulla necessità di un Patto per la notte, un accordo tra gentiluomini, che risolva il problema mettendo d’accordo residenti, esercenti e giovani. Occorre un regolamento comunale - riprende - che legittimi questi percorsi di collaborazione e soprattutto ci vogliono più controlli, non solo nei confronti degli esercizi pubblici ma anche dei minimarket".
Il locale dovrà restare chiuso dalle 22 alle 7.
I comitati antimovida selvaggia, che da mesi portano avanti la battaglia contro alcuni dei locali 'più rumorosi' della zona sottolineano: "Noi non ce l'abbiamo con nessuno - spiegano - chiediamo solo che ci siano garantiti alcuni dei diritti fondamentali nella vita di ognuno: al sonno e alla quiete. Diritti fino a oggi violati". "Non è una vittoria, è solo l'ennesimo fallimento della politica. Da tempo chiediamo un vero confronto, senza successo", sottolinea Manuela Vannozzi, una delle portavoci del comitato Manoiquandosidorme.
Rossella Conte
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