Ilaria Ulivelli
Cronaca

Aeroporto, guerra in pista con la Regione: "Enac farà ricorso al Tar"

La replica del governatore: "Mi sono davvero rotto"

Il presidente dell'Enac Vito Riggio

Firenze, 7 novembre 2014 - NONOSTANTE alla presentazione del masterplan di Adf (la società che gestisce l’aeroporto di Peretola) i ringraziamenti per il governatore Rossi arrivino a manciate da tutti (dal sindaco Nardella al presidente di Adf Carrai al presidente di Corporacion America Naldi) che gli riconoscono il merito di aver spinto sull’acceleratore per la realizzazione del sistema aeroportuale toscano, la corsa sui 2.400 metri di pista non è ancora conclusa. Anzi, il presidente di Enac (l’ente per l’aviazione civile) Vito Riggio torna allo scontro, annunciando che l’Ente farà «ricorso al Tar eccependo al Pit della Regione la prescrizione dei 2.000 metri di lunghezza per il nuovo tracciato, anziché 2.400 come da noi indicato».

INSOMMA, che alla Regione piaccia o no, la pista dell’aeroporto sarà di 2.400 metri, nonostante il Pit (il Piano di indirizzo territoriale) ne preveda una da 2.000. Cosa succederà ora? «Il ricorso al Tar è un percorso auitomatico, in ragione della decisione che abbiamo preso», spiega Riggio. A distanza, il presidente della Regione Enrico Rossi, chiamato in questione, non le manda a dire dietro: «Devo ancora capire come e perché siano passati da 2.000 a 2.400 metri, aspetto che mi convochino – dice –. Dopodiché tengo a chiarire che la questione dell’aeroporto mi ha già rotto...». Esplicito, come sempre. L’intendimento di Enac, invero, è di spazzare via il ‘niet’ del governatore coi normali strumenti amministrativi. «Speriamo di poter risolvere la questione in conferenza dei servizi», spiega Vito Riggio. Il passaggio immediatamente successivo all’ok della Via (la valutazione d’impatto ambientale) sulla sostenibilità del nuovo aeroporto. Ma cosa accadrà se Rossi dovesse insistere sui 2.000 metri? «In questo caso, il presidente verrà messo in minoranza in conferenza dei servizi – spiega Riggio – . Però auspico che con Rossi, col quale c’è stata finora la massima collaborazione, ci sia la disponibilità a trovare un accordo. Anche perché la pista di 2.400 metri è provato che sia la soluzione migliore, quella più sicura e che inquina meno». Il presidente Enac spazza i dubbi su polemiche pretestuose: «Il Pit della Regione è servito a mettere un punto fermo sulla volontà politica di fare la nuova pista che significa far decollare il nuovo aeroporto – spiega –. Mentre la lunghezza è una questione strettamente tecnica che spetta a Enac decidere».

DETTO QUESTO, per Riggio, l’azione del governatore Rossi «è stata importante nel processo che ha portato all’integrazione» tra gli scali di Firenze e Pisa. Perché l’integrazione «era la cosa fondamentale, tutto il caos nasceva dalla non integrazione: quando due aeroporti si fanno concorrenza, è chiaro che l’aeroporto che si sente aggredito tende a limitare la capacità dell’altro». E su questo Rossi, ovviamente, concorda: «La cosa importante è che ci sia stata la fusione».