Omicidio Bartolini: ora l'autopsia dovrà fare chiarezza

Dopo la svolta con il suicidio del marito e il biglietto nel quale si scusa con la famglia, ora gli esami sul corpo della donna dovranno dire se è morta per asfissia a causa del nastro adesivo con cui era stata imbavagliata oppure per un altro motivo

Annalisa Bartolini

Annalisa Bartolini

Firenze, 25 aprile 2016 -  Omicidio di Annalisa Bartolini: oggi è una giornata di attesa per gli investigatori  dopo che ieri il marito - Luigi Benelli, 71 anni  - si è ucciso e ha lasciato  un biglietto in cui si scusa e da cui "si evince una sostanziale ammissione confessoria" del delitto della moglie, anche se l'uomo non afferma esplicitamente di averla uccisa.

Annalisa Bartolini, 67 anni, è stata trovata morta giovedì scorso nella sua casa di Firenze.  Domani ci sarà l'autopsia,  che dovrà chiarire come è morta, se per asfissia a causa del nastro adesivo con cui era stata imbavagliata o se per un'altra causa. Ma si attendono per domani anche gli esiti delle analisi biologiche e dattiloscopiche, a partire dalle impronte rilevate sul nastro adesivo. Accertamenti necessari per definire in modo certo, 'inconfutabile', quanto ricostruito finora dai carabinieri, impegnati nell'inchiesta coordinata dal pm Tommaso Coletta.

Le indagini hanno seguito più ipotesi, a partire da quella di una rapina finita male, anche se non tornava il fatto che la donna non fosse stata trovata legata e che non vi fossero segni di effrazione sulla porta d'ingresso dell'abitazione, da dove, secondo quanto riferito da Benelli, erano scomparsi alcuni gioielli. L'attenzione è stata rivolta poi anche alla cerchia familiare e il 71enne era stato ascoltato tre volte dai carabinieri. Rimane da capire il movente del delitto, anche se per gli investigatori potrebbe essere legato a motivazioni economiche.

Annalisa Bartolini

 

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