Insultata a 76 anni perché ebrea: «Indossavo la stella di David»

Offese antisemite sul bus da un giovane: «Facciamoli fuori tutti» / LA PREGHIERA COMUNE DEL DIALOGO

Allarme razzismo

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Firenze, 13 agosto 2014 - A SEI ANNI, nel 1944, si ritrovò rinchiusa nel carcere milanese di San Vittore, con tutta la sua famiglia ebrea «e dopo aver superato quello, ero sicura che mai più la mia appartenenza religiosa mi sarebbe stata rinfacciata... E invece...». Tra amarezza e incredulità, una donna di 76 anni, appartenente alla comunità ebraica fiorentina, racconta la disavventura che le è accaduta sull’autobus lunedì pomeriggio, quando è stata apostrofata con una terribile frase antisemita: «Facciamoli fuori tutti questi ebrei», pronnciata da un giovane. «Questo ragazzo — ricorda la donna — ha visto la stella di Davide che porto al collo e ha cominciato a lanciarmi occhiate di fuoco e a borbottare frasi sul fatto che con tutto quello che succede ‘hanno anche il coraggio di farsi vedere in giro’. Io non ho risposto, poi un altro signore ha detto cose simili ed è sceso e alla fine il primo ha detto quella frase: ‘Facciamoli fuori tutti questi ebrei’. L’autobus era mezzo vuoto, io non so se altri hanno sentito, probabilmente no, per questo non avendo testimoni è difficile fare denuncia. Certo, in 52 anni che vivo a Firenze un fatto del genere non mi era mai accaduto». 

TORNATA A CASA, la signora decide di raccontare l’episodio su Facebook e subito arrivano molte attestazioni di solidarietà. L’episodio fa seguito a quello accaduto alcuni giorni fa quando un altro membro della comunità ebraica raccontò di essere stato offeso e chiamato ‘assassino’ mentre rientrava a casa in bici nei pressi della sinagoga di via Farini. Chi lo aveva offeso (come, probabilmente, anche nel caso della signora di 76 anni) intendeva riferirsi al conflitto tra Israele e Hamas, stabilendo una pericolosa e ingiustificata equivalenza tra il governo di Gerusalemme e gli ebrei in quanto tali. «Io credo che ci sia troppa ignoranza. Molta gente è condizionata da certe cose che si fanno vedere e si dicono in televisione e ha pregiudizi verso noi ebrei — dice la signora — ma io non ho paura. Continuerò a portare il Maghen David (la Stella di Davide, ndr) perché se cominciassi a nascondermi farei il gioco di chi mi ha offesa».  

 

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