Scuola, si avvera il sogno di un posto fisso per 150 insegnanti. Ma c'è chi aspetta ancora

Scuola dell’infanzia, il via alle assegnazioni

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Firenze, 29 agosto 2015 - Si sta stretti nell’aula magna dell’Itis Da Vinci. Ma per chi ha alle spalle anni e anni di precariato una mattinata un po’ da ‘sardine’ non è certo un problema. 154 docenti di scuola dell’infanzia ieri mattina hanno coronato fino in fondo il sogno di una vita: sono entrati in ruolo e hanno scelto la sede d’insegnamento. 46 di loro rientrano nella cosiddetta ‘fase a’ del piano di reclutamento della Buona scuola. Mentre 18 andranno sul sostegno. «Non sbagliamoci, però. Non è una gentile ‘elargizione’ del governo Renzi. Questi posti sarebbero stati assegnati comunque, perché derivano dal naturale turnover della scuola», ci tiene a mettere i puntini sulle ‘i’ Paola Pisano, segretaria provinciale Flc-Cgil. L’età media degli insegnanti che si sono dati appuntamento al Da Vinci è di 40 anni. Non tutti però sono tornati a casa col contratto a tempo indeterminato.

«Io ho già il ruolo nelle scuole del Comune. Se mi verrà offerto un posto vicino a casa lo accetterò, altrimenti rimarrò come sono – dice una maestra, che chiede l’anonimato –. Oltretutto insegnare nelle scuole comunali dà più soddisfazione, perché abbiamo a disposizione una maggior ricchezza di materiali, che si abbina ad un’offerta formativa più ampia».

Perché allora vorrebbe tentare il passaggio allo Stato? «Perché è l’obiettivo principe di noi insegnanti», ammette. Lunedì a scegliere la sede saranno i neoassunti della primaria, della secondaria e del sostegno. Insomma, entro fine mese tutti gli immessi in ruolo saranno sistemati. E presumibilmente da qui a giovedì saranno date anche le supplenze annuali. «Il Ministero ha imposto la data dell’8 settembre come limite ultimo in modo che anche coloro che hanno fatto domanda per la fase B potranno restare un anno nella propria zona come supplenti annuali. E poi accettare il posto di ruolo», aggiunge Claudio Gaudio della segreteria Cisl scuola Firenze. Per quanto riguarda il numero dei precari che anche quest’anno otterranno la nomina, al momento si conoscono solo i dati dell’infanzia, dove sono previsti 40 posti comuni e altrettanti spezzoni. 48, poi, i posti interi sul sostegno, che vanno sommati ad «una valanga di spezzoni».

Insomma, accusa Gaudio, «non andrà in onda il fantomatico piano di eliminazione dei supplenti». Intanto, il Miur ha pubblicato le tabelle riferite alla fase B delle assunzioni. Per la Toscana, avremo 982 assunti. Di questi, 141 a Firenze. Si tratta di cattedre che saranno distribuite in base alle preferenze indicate dai prof al momento della domanda inoltrata a livello nazionale. Il ‘cervellone’ del Miur deciderà le assegnazioni. Elettra Gullè

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