Foibe: una giornata per non dimenticare

Convegno al Palagio di Parte Guelfa con la vicesindaca Giachi

Cristina Giachi

Cristina Giachi

Firenze, 10 febbraio 2016 - Una giornata per ricordare l’esodo dei dalmati e degli istriani. E per riflettere sul crimine delle foibe.

Si è parlato delle stragi avvenute durante e dopo la fine della seconda guerra mondiale al Palagio di Parte Guelfa, nel corso di un’iniziativa organizzata dall’assessorato all’educazione del Comune di Firenze in collaborazione con l’Istituto Storico per la Resistenza in Toscana. Presenti, insieme alla vicesindaca Cristina Giachi e agli studiosi Silvia Salvatici (Università di Milano) e Silvano Priori (Istituto per la Resistenza), 150 studenti di alcune scuole della nostra città: le secondarie di primo grado Calvino, Pieraccini, PioX-Artigianelli e l’istituto professionale Aurelio Saffi.

«Ciò che rende le storie oscure e manipolabili in sovrapposizioni ideologiche che le snaturano – ha sottolineato la vicesindaca nel suo intervento, – è l’ignoranza, il non capire ciò che è successo. Ogni anno, di questa complessa vicenda del confine orientale scegliamo un profilo. Questa volta abbiamo scelto quello dell’esodo perché una delle forme assunte dalla violenza in quelle zone fu proprio quella di costringere tante persone a lasciare la propria casa».

«Ci sono ancora testimoni dell’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia - ha aggiunto –. Possiamo utilizzare questa ‘memoria vivente’ per costruirne una collettiva».

Dopo gli interventi è stato proiettato il video ‘Perché la notte’ di Lorella Rotondi, professoressa di lettere al Saffi ed esule di seconda generazione. 

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