Dacia Maraini, 80 anni con passione

Firenze, 13 novembre 2016 - "Se parliamo di stile, non esistono differenze di genere. Sarebbe come dire che tutte le donne scrivono nello stesso modo. Se invece parliamo del punto di vista, le differenze ci sono, ma storiche. Ognuno ha il suo modo di esprimersi, uomo o donna che sia, ma il suo sguardo sul mondo cambia se ha vissuto in un certo ambiente, se ha avuto una infanzia felice oppure no, se è stato povero o ricco". Lo stile è personale e non conosce generi: parola di Dacia Maraini che oggi compie 80 anni e gliene importa il giusto: "Non è un rifiuto ma ho un rapporto strano con il tempo. Dico solo che non ci faccio caso".

Nata a Fiesole il 13 novembre 1936, scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice, fa parte della "generazione degli anni Trenta", con i più conosciuti autori della letteratura italiana. Ieri è stata festeggiata dalla città di Palermo.

"Un regalo è stato la mostra dei quadri dipinti da mia madre – dice –, dal titolo ‘Topazia Alliata. Una vita per l’arte’». Oggi sarà a Roma. Primogenita dello scrittore ed etnologo Fosco Maraini, Dacia Maraini è un punto di riferimento per l’intera cultura italiana.

Voce autorevole, da sempre dalla parte delle donne, scrittrice che vive la realtà: il suo ultimo lavoro, ‘La bambina e il sognatore’ (Rizzoli) è un best seller di cui si parla anche nelle scuole. Il primo romanzo è datato 1962, "La vacanza". Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha già predisposto che per onorare questo compleanno, ma anche per tutta la sua opera, a Dacia Maraini, verrà offerto un riconoscimento speciale della Regione. Il foulard al collo, il viso bello e luminoso, gli occhi azzurri, un tocco di luce sui capelli: questa è Dacia Maraini oggi che compie ottant’anni e non sembra vero.

Perché ha sempre quest’aria fresca di bella ragazza, la curiosità della studentessa del Poggio Imperiale, che non è cambiata, nonostante sia la scrittrice più letta e non solo in Italia. La festa per donna speciale che andando per la sua strada, ha aperto a tante persone quella della cultura e della consapevolezza. Tanti auguri Dacia.