Attentato Barcellona, misure antiterrorismo in città. "Più militari"

Riunione del comitato provinciale per la sicurezza a Firenze dopo l'attentato a Barcellona

Militari di guardia in città

Militari di guardia in città

Firenze, 19 agosto 2017 - Punto della situazione e valutazione delle eventuali misure aggiuntive sulla base delle indicazioni del Viminale e delle forze dell'ordine per garantire più sicurezza a Firenze. È l'attività svolta oggi dal Comitato provinciale per la sicurezza a Firenze dopo l'attentato a Barcellona.

Già nei prossimi, ha spiegato al termine il sindaco Dario Nardella, il Comune fornirà «la mappatura esatta di tutte le delimitazioni delle aree sia nel centro che fuori, come dissuasori mobili e catene, per valutare se sono sufficienti o se devono essere migliorate o rafforzate». Il Comitato ha anche valutato il rafforzamento dei militari nei luoghi sensibili (progetto Strade sicure), ipotesi di cui il sindaco si è detto «molto soddisfatto».

«Io ho avuto dal prefetto, dalle forze dell'ordine la rassicurazione che Firenze ha un livello di protezione 2 - ha detto il sindaco - pari a tutte le altre città italiane. In più è bene ricordare che la presenza in questa città, come in poche altre, di squadre speciali antiterrorismo è un elemento importante per il pronto intervento».

Il sindaco ha sottolineato però che «le barriere esistenti non sono state progettate e installate con finalità antiterrorismo. Esistono per motivi di mobilità e viabilità. Una catena a presidio di un'area pedonale per non far parcheggiare non è pensata per bloccare un Tir a 80 all'ora. Però possono avere una funzione di deterrenza, quindi il monitoraggio è utile e saranno le forze dell'ordine a dirci dove dobbiamo intervenire per rafforzare».

«Il comitato si è occupato del monitoraggio della situazione attuale della città - ha spiegato il viceprefetto vicario Tiziana Tombesi - e sono state ulteriormente messe a punto delle politiche di sicurezza con contatti che interverranno tra l'amministrazione comunale e le forze dell'ordine». I presidi ai luoghi d'arte, ha sottolineato il viceprefetto, sono già in atto e verranno migliorate alcune misure già adottate. «Vanno studiate - ha aggiunto - delle regole di funzionamento delle barriere che sono già a tutela di alcune aree della città in modo da verificare se è necessario adottare piccoli accorgimenti e vanno incrementati dove sarà possibile i presidi dei militari».

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