Firenze, una poliziotta indagata nell'inchiesta sulla 'Ndrangheta

Rivelazione di segreto d'ufficio e indebito accesso alla banca dati interforze: queste le accuse

Dda (foto d'archivio)

Dda (foto d'archivio)

Firenze, 5 ottobre 2017 - C'è anche una poliziotta in servizio presso la questura di Firenze tra gli indagati nell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che oggi ha portato al fermo di sette presunti appartenenti alla cosca Piromalli della 'Ndrangheta. La donna, un ispettore in servizio all'ufficio minori, è la moglie di Giuseppe Pisano, sottoposto a fermo questa mattina e considerato uno degli imprenditori di riferimento del clan. I reati contestati alla donna sono rivelazione di segreto d'ufficio e indebito accesso alla banca dati interforze. I fatti che le sono contestati si riferiscono agli anni 2012 e 2013 quando era in servizio presso la sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica del tribunale di Palmi.

La poliziotta avrebbe rivelato a Pisano, che all'epoca era suo convivente, notizie relative alla sua posizione giudiziaria e a quella di altre persone, in parte apprese da una collega in servizio presso il commissariato di polizia di Gioia Tauro. Questa mattina gli agenti della sezione criminalità organizzata della squadra mobile fiorentina si sono presentati nell'abitazione di Pisano e della moglie, nel comune di Fiesole (Firenze), per sottoporre a fermo l'uomo e sequestrare materiale informatico.

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