Violenza, a Careggi ogni due giorni un accesso al pronto soccorso in 'Codice rosa'

"Le vittime di violenza sono in gran parte donne. Ma registriamo anche 1-2 casi al mese di uomini maltrattati. Ci sono purtroppo anche diversi minori"

Violenza domestica

Violenza domestica

Firenze, 25 novembre 2016 - Per chi subisce violenze, si trova ad affrontare episodi di stalking, abusi o bullismo, il Pronto Soccorso è la porta d'accesso non solo alle cure fisiche, ma anche a un percorso globale di aiuto e supporto. Per questo ha tanta importanza il «Codice Rosa», processo attivato a partire dal 2010 nei primi ospedali toscani e che è arrivato nel 2013 ad essere una prassi consolidata anche nei Pronto Soccorso di Firenze. Tanti i casi che arrivano al Dea di Careggi, in media più o meno uno ogni due giorni.

Lo afferma in una nota il collegio Ipasvi di Firenze. Nel grande ospedale fiorentino, spiega il comunicato, è attivo da 2013 un gruppo che gestisce appunto il Codice Rosa, composto da 2 medici, 2 infermieri, un Oss e la coordinatrice del Dea. «Le vittime di violenza sono in gran parte donne - spiega Marco Carnevali, infermiere del Pronto Soccorso di Careggi, fra i referenti del Codice Rosa e membro del relativo gruppo operativo - ma registriamo anche 1-2 casi al mese di uomini maltrattati. Ci sono purtroppo anche diversi minori: nel 2016 sono già stati circa 21 e gli adulti 185 (dati dal 1 gennaio al 31 ottobre 2016). Ci troviamo davanti a situazioni molto diverse: vere e proprie violenze sessuali, maltrattamenti da parte di compagni e compagne, anziani malmenati e vessati, casi di stalking poi sfociati in aggressioni fisiche. In tutti questi casi la cura delle lesioni fisiche deve andare avanti di pari passo con un'assistenza psicologica. La capacità di ascoltare il vissuto è fondamentale: spesso le vittime arrivano in Dea dopo un'escalation di violenze di anni e cercano supporto, ascolto, protezione, accoglienza».

Proprio per fornire risposte mirate in base alle varie esigenze, il team del Dea di Careggi collabora con diverse associazioni: Artemisia, che offre strutture di accoglienza, ma anche Arcigay e Ireos che danno sostegno psicologico-legale. Tanti anche i casi che arrivano al pronto soccorso dell'ospedale di Torregalli, dove si registrano ogni anno almeno 100 casi di attivazione del Codice Rosa. 

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