Allarme terrorismo: "Come barriere useremo fioriere o simili"

Lo ha annunciato l'assessore alla sicurezza urbana del Comune di Firenze Federico Gianassi, dopo la riunione in prefettura del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica

Sicurezza in città (foto NewPressPhoto)

Sicurezza in città (foto NewPressPhoto)

Firenze, 22 agosto 2017 - Misure antiterrorismo, questa mattina in prefettura si è riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.  "Stiamo lavorando su strumentazioni coerenti coi nostri obiettivi di bellezza, più che jersey useremo fioriere o simili",  ha annunciato l'assessore alla sicurezza urbana del Comune di Firenze Federico Gianassi. "Siamo già a lavoro - ha precisato Gianassi -, e le dotazioni verranno installate già nei prossimi giorni".

Secondo quanto emerso, i dispositivi antisfondamento saranno installati in almeno una ventina di punti lungo le direttrici di accesso al centro storico. In particolare, le zone dove saranno impiegate maggiori protezioni, poiché considerate più a rischio, sono quelle di piazza del Duomo e di San Lorenzo. Prevista anche l'installazione di fioriere e barriere in più punti della centralissima via Calzaiuoli, collegamento tra il Duomo e piazza della Signoria, oltre che nella zona di via Tornabuoni. In base a quanto spiegato, al momento non sono previste limitazioni all'accesso dei veicoli autorizzati. Scopo delle installazioni sarà, è stato spiegato, quello di rallentare i veicoli, costringendoli a un andatura ' a zig-zag'. "Non cambieremo il volto della città. - ha affermato sempre Gianassi - le dotazioni saranno realizzate rispondendo ai canoni estetici cittadini".

IL SINDACO NARDELLA.  "Non esistono città o Paesi a rischio zero. Non dobbiamo illuderci sul fatto che ci possa essere una soluzione al 100% così come non dobbiamo darla vinta ai terroristi. Non abbiamo paura e non dobbiamo avere paura, ma senza sottovalutare il problema. I dissuasori mobili bastano? La mia esperienza è che ho capito che non serve una sola ricetta. I blocchi di cemento non mi entusiasmano. Abbiamo delle città bellissime e non possiamo violentarle perché siamo sotto il giogo dei terroristi",  ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ai microfoni di RaiNews24. "Stiamo esaminando l'idea" dell'architetto Boeri di mettere le querce al posto dei new jersey, ha aggiunto.

"Il secondo aspetto - ha aggiunto - è che dobbiamo vivere le piazze, mi è piaciuta la reazione del sindaco di Barcellona di tornare sulle Ramblas il giorno dopo l'attentato. Il terzo aspetto riguarda anche la vigilanza, per cui chiedo spesso ai miei cittadini di fare segnalazioni, perché i cittadini sono i primi collaboratori delle forze dell'ordine. Il quarto aspetto è la collaborazione fra le forze dell'ordine, dall'intelligence alla polizia locale. E poi andare al cuore del problema: non creare ghetti nelle nostre periferie e non commettere gli errori come in Francia con le banlieue. Guai a creare dei ghetti etnici", ha concluso Nardella.

 

"Il secondo aspetto - ha aggiunto - è che dobbiamo vivere le piazze, mi è piaciuta la reazione del sindaco di Barcellona di tornare sulle Ramblas il giorno dopo l'attentato. Il terzo aspetto riguarda anche la vigilanza, per cui chiedo spesso ai miei cittadini di fare segnalazioni, perché i cittadini sono i primi collaboratori delle forze dell'ordine. Il quarto aspetto è la collaborazione fra le forze dell'ordine, dall'intelligence alla polizia locale. E poi andare al cuore del problema: non creare ghetti nelle nostre periferie e non commettere gli errori come in Francia con le banlieue. Guai a creare dei ghetti etnici", ha concluso Nardella.

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