TITTI GIULIANI FOTI
Cultura e spettacoli

Buffoni, nani e giocatori: il divertimento dei Medici

Trenta opere del '600 esposte a Palazzo Pitti

La mostra: "Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici"

La mostra: "Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici"

Firenze, 19 maggio 2016 - Mancava, e finalmente è stata pensata e inaugurata, una mostra originale che fa capire benissimo come il genere, cioè le pitture di genere siano solo un rispecchiamento della spettacolarità ordinaria di quanto avveniva nella corte quotidiana dei Medici. Una corte fatta da personale di servizio assai variegato, tanto da riuscire a farne una mostra. «Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici» si potrà visitare nell’Andito degli Angiolini a Palazzo Pitti di Firenze da oggi all’ 11 settembre.

La mostra è curata, come il bel catalogo, da Anna Bisceglia, Matteo Ceriana e Simona Mammana; promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi e Firenze Musei. Un’esposizione che si focalizza su personaggi marginali come i contadini o i grotteschi, i nani e i giocatori di giochi non sempre leciti spesso utilizzati per illustrare aspetti comici ma indecorosi della vita sociale e di corte.

Le opere selezionate provengono dai depositi della Galleria Palatina e dalla Galleria delle Statue e delle Pitture di Firenze. Tra i dipinti esposti il «Nano Morgante» del Bronzino e i «Servitori» di Cosimo III dè Medici. Assieme ai dipinti nel percorso anche sculture in marmo come il «Nano musicante» di Agostino Ubaldini, il «Nano con sonagli» di Andrea di Michelangelo Ferrucci e il bronzetto del Giambologna raffigurante l’Uccellatore, dal Museo Nazionale del Bargello. Una mostra dove tutte le persone ritratte assicuravano il divertimento spiccio, quotidiano ai Medici.

«Sono gli uomini cosidetti infami – spiega Teresa Megale, esperta di storia dello spettacolo curatrice un saggio in catalogo –. Infami cioè uomini senza fama, cioè senza voce: ignoti che venivano riscattati dallo spettacolo. C’era chi faceva burle, facezie, chi raccontava barzellette: era il modo attraverso il quale si riscattava la noiosissima vita di corte, col divertimento assicurato». Ritratti tutti da vedere di personale a a pagamento. Quasi tutti i personaggi ritratti erano ‘provigionati medicei’ come Bernardino Ricci che faceva parte del personale di servizio della corte dei Medici. Personaggi di second’ordine, a cui da oggi sapremo dare un volto. Erano uomini e donne che venivano stipendiati, amati , rivestiti e riempiti di regali. Come la Nana di Baviera il cui sarto era Lorenzo Gabbuggiani che Violante pagava a caro prezzo. Trenta sono le opere da vedere, molto belle e curiose che portano alla ribalta questi personaggi marginali ignoranti o grotteschi «Erano considerati alla stregua di giocattoli viventi – ha spiegato Eike Schmidt, direttore degli Uffizi – o di meraviglie della natura: buffoni e giocolieri che spuntano dai documenti d’archivio con un’identità definita». Una mostra attuale, che celebra il riscatto di persone reali e forse più libere di altre di dire e agire, nella noiosa vita della corte.

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