Non solo vino: il Chianti vola nella dermocosmesi; che performance per l'azienda quotata in Borsa

Per la BioDue Spa c'è un +10% nei ricavi. I numeri della relazione semestrale presentata alla stampa

L'interno della Biodue Spa (Germogli)

L'interno della Biodue Spa (Germogli)

Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 2 ottobre 2015 - Nel maggio scorso la BioDue Spa, azienda con sede a Sambuca Val di Pesa, la zona industriale del Comune di Tavarnelle, aveva fatto il suo ingresso in Borsa. E oggi è riuscita addirittura ad aumentare i propri ricavi di un importante e significativo 10,2%. E' quanto emerge dalla relazione semestrale, presentata ieri mattina alla stampa dal presidente Vanni Benedetti e approvata dal Consiglio di Amministrazione. Anche il valore della produzione, pari a 17,7 milioni di euro risulta in crescita del 13,2%, rispetto al primo semestre dello scorso anno.

Un bel risultato per un'impresa fondata nel 1986, quindi relativamente giovane. BioDue è attiva nello sviluppo, produzione e commercializzazione, sia per conto terzi, sia in conto proprio, di dispositivi medici, prodotti dermocosmetici e integratori alimentari. Nei tre stabilimenti di proprietà aziendale, per una superficie complessiva di oltre 10 mila metri quadrati, lavorano attualmente circa 150 dipendenti. Curioso e significativo il dato di ripartizione del personale, dove troneggiano le quote rosa: il 70% degli addetti sono infatti donne.

A questi vanno aggiunti 90 agenti di commercio che operano sul territorio. Grande soddisfazione per il notevole risultato ottenuto, nei vertici aziendali. «BioDue - ha detto il presidente Benedetti - opera in parallelo tra produzione e commercializzazione di prodotti in marchio proprio (40%) e produzione di marchi terzi (60%). Negli anni il fatturato dell'azienda è cresciuto costantemente, anche se i dati di questa semestrale evidenziano un incremento davvero importante: il valore assoluto dei ricavi, nei primi sei mesi del 2015, pari a 16 mila 884 euro, rileva una crescita di 1568 euro sul corrispondente periodo del 2014».

Tre sono i marchi propri di BioDue: Pharcos, Selerbe e Biofta. «Siamo andati alla quotazione in AIM - aggiunge Benedetti - per ragioni di visibilità e per attrarre nuovi managar nei ruoli chiave dell'azienda». E, seppur con la dovuta cautela, i progetti per il futuro non mancano. «La nostra intenzione – conclude il presidente – è quella di investire su nuove tecnologie farmaceutiche e sulle produzioni sterili, per sostenere lo sviluppo di Biofta. Inoltre quest'anno parteciperemo per la prima volta a una fiera, il CPHI di Madrid, a dimostrazione che, gli ottimi esiti raggiunti, non fanno venir meno la volontà di fare un passo dopo l'altro».

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