Blocco degli scrutini, prof compatti. «Supereremo il record di adesioni»

Velani (Cisl): tutti pronti allo sciopero anche nell’Empolese

Contestazioni (Foto di repertorio)

Contestazioni (Foto di repertorio)

Empoli, 19 maggio 2015 -  «IL BLOCCO degli scrutini?La cronaca di una morte annunciata. E’ la nostra ultima spiaggia. Uno sciopero di massa che può investire anche l’Empolese-Valdelsa». La protesta, se il ddl ‘Buona Scuola’ passerà al Senato, non risparmierà proprio nessuno. Antonella Velani, segretaria Cisl scuola Firenze-Prato non ha dubbi: se il governo Renzi non aprirà al dialogo le sigle sindacali faranno fede a quanto promesso in piazza a Roma lo scorso 5 maggio. «La Cisl, insieme agli altri sindacati, nella grande manifestazione di Roma lo aveva annunciato, arrivando prima dei Cobas (che hanno proclamato pochi giorni fa il blocco degli scrutini per fermare il Ddl in corrispondenza dei due giorni successivi al termine della scuola, ndr): non potendo scioperare a luglio, quando le scuole sono chiuse, ci vediamo costretti al blocco. Anzi, a un rinvio, perchè lo stop degli scrutini non sarebbe legittimo. Dovremmo trovare la formula giusta». Ma proclamare ufficialmente il blocco adesso è prematuro, azzardato: c’è ancora spazio per dare fiducia al governo «anche se per ora non sembra incline all’ascolto - dichiara la Velani - Se le proteste non basteranno, allora proclameremo anche noi lo sciopero in concomitanza della fine della scuola.

Ma intanto aspettiamo di vedere a cosa portano le manifestazioni che stiamo organizzando in tutta Italia». Mentre alla Camera è accesa la discussione sul Ddl «Buona scuola», Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams della Toscana si mobilitano. Per oggi, ad esempio, è previsto un presidio regionale davanti alla Prefettura di Firenze. Dalle 17 alle 19 organizzazioni studentesche, docenti, personale scolastico ma anche tante famiglie in arrivo anche dall’empolese si daranno appuntamento in via Cavour per dire no allo smantellamento della scuola pubblica. «Ci auguriamo di venir convocati dal ministro, ma seriamente questa volta - prosegue la sindacalista - Intendiamo chiudere al più presto sulle questioni che ci riguardano da vicino. Se così non fosse, prevediamo uno sciopero, simile nella portata, a quello del 5 maggio al quale ha aderito l’80% del personale scolastico. In quell’occasione le scuole fiorentine (comprese quelle dell’Empolese-Valdelsa, ndr) hanno risposto in massa, superando ogni record precedente». La scuola è in rivolta e non ha paura. Matteo Renzi va avanti con la sua legge scolastica così com’era prima del 5 ed è deciso ad approvarla entro inizio giugno. Per bloccarla, agli insegnanti che vedono quella riforma come una minaccia, rimane un unico mezzo, il più temuto. Una soluzione che potrebbe essere adottata anche negli istituti empolesi. «Una soluzione estrema, più volte ventilata negli ultimi anni ma mai praticata, e che chiunque preferirebbe evitare - conclude la Velani - Provocherebbe un disagio fortissimo, ma nessuna sanzione al docente che decide di scioperare. A venire multata sarebbe l’organizzazione sindacale, ma sono ‘secoli’ che non si verifica una condizione del genere. Se a giugno 2015 ci arriveremo, sarà il segno che abbiamo davvero toccato il fondo».