Piazza della Vittoria Giostre e polemica

Il Comune: «Lo scivolo sarà tolto»

Lo scivolo della discordia in piazza della Vittoria. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germog

Lo scivolo della discordia in piazza della Vittoria. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germog

Empoli, 01 dicembre 2015 - Nemmeno il tempo di iniziare a montare il villaggio natalizio di piazza della Vittoria che è subito polemica. I camion sono arrivati nella notte tra domenica e lunedì: gli operai hanno iniziato a lavorare di buon’ora per allestire il Luna park che farà da contorno alla pista di ghiaccio (sarà installata sabato, giorno dell’inaugurazione). Gli empolesi si sono svegliati coi lavori in corso. E qualcuno non ha gradito. Sulla pagina Fb del consigliere comunale di Ora si Cambia Alessandro Borgherini sono apparse le foto della piazza con le giostre in allestimento. Particolarmente d’impatto l’immagine di un cartellone del luna park appoggiato sul monumento ai caduti, senza contare lo scivolo di dimensioni esagerate.

Il Comune fa presente che in precedenza gli organizzatori avevano previsto un’installazione meno invasiva, del tipo 5D, e che la grandezza dello scivolo poi montato ha sorpreso e sconcertato gli stessi amministratori di via Del Papa. Tanto che il Comune assicura che il super scivolo verrà rimosso al più presto. La foto è stata condivisa dal capogruppo Damasco Morelli e tanto è bastato per scatenare una serie di commenti negativi: alcuni ironici, altri contrariati nei confronti dell’allestimento in piazza. In molti non hanno gradito che uno dei luoghi simbolo della città sia stato trasformato in un parco divertimenti.

Pronta la risposta dell’associazione Centro Storico, quella che insieme a Comune e commercianti si è data da fare per la realizzazione del villaggio natalizio con la pista per il pattinaggio sul ghiaccio. «Come responsabile dell’associazione – spiega Eros Condelli, titolare del bar Vittoria – sono molto rammaricato. Non si può fare un processo alle intenzioni su un progetto a cui lavoriamo da mesi». All’associazione non va giù che certi giudizi vengano espressi a lavori in corso.

«Ci siamo messi in discussione tutti quanti e se qualcuno vorrà esprimere disappunto sarà libero di farlo, ma invito tutti ad aspettare la fine. Non si può protestare quando gli operai stanno ancora lavorando. Non avevano nemmeno scaricato il materiale che già la gente protestava: prima vediamo come viene e poi giudichiamo. Se ogni volta che facciamo qualcosa ci si spara a zero sopra non andiamo da nessuna parte. Vedrete che il risultato finale sarà un qualcosa di molto suggestivo».