"Riempiamo il salvadanaio", gli empolesi si mobilitano per aiutare una donna in difficoltà

Continua la raccolta fondi in favore di una 63enne empolese

La signora Antonina Bova che ha attivato la raccolta fondi

La signora Antonina Bova che ha attivato la raccolta fondi

Empoli, 12 dicembre 2017 - «Porte aperte fino al 23 dicembre, poi dovremo tirare le somme e consegnare quanto messo insieme». Parola di Antonina Bova, titolare del chiosco ‘I fiori di Nina’ sulla via Val d’Orme a Empoli. La commerciante è l’artefice della raccolta fondi in favore di una 63enne empolese, in difficoltà economiche, che ha raccontato la sua complicata quotidianità pure in tv. Antonina ha visto la trasmissione in questione e si è subito mobilitata, come si confà ai giorni d’oggi: via ‘social’. Ha scritto un post sul gruppo Facebook ‘Sos per il Comune di Empoli’, ha sistemato un salvadanaio sul suo bancone e via. Acquistare i plantari ortopedici e pagare le bollette arretrate, i primi obiettivi della raccolta decollata grazie alla generosità degli empolesi.

«In tanti hanno fatto tappa al mio chiosco per lasciare un contributo – racconta la fioraia – E non sto parlando di clienti, bensì di gente mai vista prima. E’ stata una bellissima sensazione. Un ragazzo, l’altro giorno, è arrivato con una borsa di generi alimentari, mentre il titolare della trattoria ‘da Cioffi’ mi ha contattata dicendomi che, il giorno della consegna di quanto ricavato, contribuiranno con delle pietanze. Altri mi hanno chiesto la taglia della signora per poterle dare dei capi di abbigliamento, mentre un professionista del settore si è offerto di donarle i plantari di cui ha bisogno». Insomma, la gara di solidarietà, forse complice anche il Natale ormai alle porte, ha ingranato nel modo migliore.

«Adesso dobbiamo organizzarci per la consegna – ammette Antonina – Per me la Vigilia di Natale è un giorno di lavoro no stop. Dunque, sono felicissima di essere punto di riferimento per la raccolta del salvadanaio e dei generi di aiuto, ma non potrò essere ‘Babbo Natale’. Alcune persone amiche mi hanno già dato la disponibilità a recarsi a casa della signora, ma più siamo, meglio è. Chi fosse interessato a partecipare può contattarmi, così organizziamo tutto al meglio».