Tra le ipotesi al vaglio l’aula magna della sede Asl in via dei Cappuccini, alcuni locali dell’Agenzia formativa a Sovigliana, ma anche aule all’interno dello stesso edificio di via Paladini che potrebbe in parte essere ‘recuperato’. La volontà dell’Ente di piazza della Vittoria, che raggruppa gli 11 Comuni del Circondario e che in base all’accordo stipulato con l’Università deve garantire gli spazi per lo svolgimento delle lezioni, è quello di scongiurare che la didattica del primo semestre venga dirottata nelle sedi di Firenze. Proprio come è successo il 2 settembre scorso con il test di autovalutazione obbligatorio per l’accesso al corso in Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio. I 127 iscritti sono stati costretti a svolgere la verifica al dipertimento di Architettura Santa Verdiana a Firenze proprio perché la sede empolese risultava sprovvista della certificazione di adeguamento normativo.
Una bella grana, insomma, che sta creando non pochi disagi agli studenti e alle loro famiglie. Molti dei frequentanti sono studenti fuori sede che a dieci giorni dall’inizio dell’anno accademico non sanno ancora in quali sedi si svolgeranno le lezioni. Senza contare il problema dell’alloggio: vista l’incertezza, meglio un appartamento a Empoli o a Firenze?