Lo spacciatore ‘tecnologico’. Droga pagata con cellulari e tablet

Denunciato anche per ricettazione un profugo ospitato a Martignana

Volante della Polizia di stato in piazza Don Minzoni. Foto Gianni Nucci/Germogli

Volante della Polizia di stato in piazza Don Minzoni. Foto Gianni Nucci/Germogli

Empoli, 22 agosto 2017 - Un tesoro scovato dalla polizia nella stanza di un richiedente asilo in un centro di Martignana: una ventina di telefoni, due fotocamere, tablet e computer. Merce di scambio, con ogni probabilità, per la sua attività di pusher in zona stazione a Empoli: lui forniva dosi, i clienti pagavano come potevano. E’ quanto ricostruito al termine di un’indagine scattata a marzo e culminata con la denuncia per ricettazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio a carico di C.P., 21 anni, originario del Gambia. A dare il là agli accertamenti, il personale del centro gestito da Co&So: gli operatori hanno segnalato lo strano via vai di apparecchi elettronici.

E’ scattato un controllo e nella stanza sono stati recuperati e sequestrati i vari oggetti. Il ‘proprietario’ non era presente, i poliziotti lo hanno atteso e perquisito: aveva 8 involucri con circa 21 grammi di hashish nascosti nei pantaloni, contanti e un cellulare. Tutto sequestrato e portato in commissariato, insieme al migrante. Lì il telefono è squillato: un agente ha risposto e un giovane, ignaro del suo interlocutore, ha detto che stava arrivando in treno. I poliziotti sono andati alla stazione e hanno trovato due ragazzi e una ragazza in arrivo dal Senese, età compresa tra 16 e 19 anni, che hanno raccontato di venire a Empoli per acquistare hashish e marijuana.

Una testimonianza che ha chiarito il quadro agli investigatori che sono risaliti pure ad alcuni dei proprietari del ‘tesoro’ tecnologico accumulato dal pusher. Pc e tablet erano stati rubati a Firenze a Natale e a Siena il 26 gennaio in abitazioni e ieri sono stati restituiti ai proprietari, mentre il gambiano è stato allontanato dal centro su disposizione del Prefetto. Un’azione efficace quella della polizia, come quella messa in atto domenica sera in via Piovola. Una donna ha chiamato il 113 perché un suo ospite non voleva andarsene: l’uomo, in quella casa per mesi, non voleva sentire ragioni. E non si è arreso neppure all’arrivo della volante: A.A., 28 anni, pluripregiudicato, tunisino senza permesso di soggiorno e con ordine di espulsione a carico, ha minacciato gli agenti, dato in escandescenze e ingoiato un involucro di carta stagnola. Portato in commissariato, al personale del 118 intervenuto, ha spiegato che conteneva una dose di hashish. Ha rifiutato il ricovero in ospedale, proseguendo il suo ‘show’ di insulti e minacce agli agenti. Segnalato in Prefettura come assuntore di droga, è stato denunciato anche per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.