La diciassettenne aggredita nel parco: "Perchè io, che cosa ho fatto?"

Il caso di Montelupo ancora avvolto nel mistero. La ragazza parla davanti alle telecamere Rai

I rilievi sul luogo dell'aggressione (Tommaso Gasperini / Fotocronache Germogli)

I rilievi sul luogo dell'aggressione (Tommaso Gasperini / Fotocronache Germogli)

Montelupo Fiorentino, 3 novembre 2017 - "Mi chiedo spesso perché a me? Che ho fatto, che avrò mai fatto?". Sono le parole della diciassettenne che nei giorni scorsi è stata brutalmente aggredita in un parco di Montelupo Fiorentino. Ancora convalescente, con una voce che esce a fatica, la giovanissima ha parlato davanti alle telecamere della trasmissione Rai "La Vita in Diretta". Il volto era oscurato, per proteggere l'identità della vittima dell'aggressione, non ancora maggiorenne. "Ho ricordi vaghi - dice la giovane - Sto pensando a rimettermi perché voglio tornare come prima". Durante l'intervista si chiede alla giovane di ripercorrere i minuti immediatamente precedenti all'aggressione, che resta ancora avvolta nel mistero.

"Ricordo che i miei amici, dopo la discoteca, volevano andare da un'altra parte. Non volevo andare con loro e ho deciso di prendere il primo treno per tornare a casa. Ero stanca dopo la serata passata in discoteca. Per andare alla stazione ho usato una scorciatoia. Ma poi non ricordo più nulla". Il pensiero va a quell'aggressione: "Mi fa paura pensare a ciò che mi è successo ma vorrei ricordare. Tornerò in quel parco quando starò meglio con i poliziotti che mi hanno trovato, magari possono aiutarmi a ricordare. Sicuramente non voglio tornare lì da sola".