Diversamente misericordiosi

La risposta del vicedirettore e La Nazione

Il vicedirettore de La Nazione, Mauro Avellini

Il vicedirettore de La Nazione, Mauro Avellini

Firenze, 19 settembre 2014 - CARO DIRETTORE, Papa Francesco ha recentemente riaperto le speranze di tanti divorziati, di potersi riavvicinare al sacramento dell’Eucarestia. Adesso cinque vescovi dicono che il Papa ha sbagliato. Ma non è infallibile il suo magistero? Io credo che Bergoglio abbia ragione, e che una Chiesa che vuol essere al passo con i tempi non possa essere così oscurantista. Piero Lucetti, Massarosa LA CHIESA ha bisogno di un profondo rinnovamento. Non si tratta di mettere in discussione i dogmi ma di avere un atteggiamento diversamente misericordioso nei confronti dei «peccatori» che, forse, dal medioevo a oggi sono un po’ cambiati. Papa Bergoglio indica una via semplice per avvicinarsi a Dio, chiede una partecipazione attiva dei fedeli, consiglia gesti concreti in favore del prossimo. Esattamente il contrario di uno sguardo che esclude, che allontana e che punisce, come vorrebbero i cinque cardinali, chiamiamoli così, più «tradizionalisti». L’Eucarestia ai divorziati è un tema che nell’aprile scorso aveva rispolverato proprio il Pontefice dopo la telefonata in Argentina a una signora che si era vista rifiutare la Comunione da un parroco pronto a chiedere poco dopo, per se stesso, una dispensa per sposarsi. «Vada da un altro», aveva consigliato Bergoglio. Speriamo che vinca il suo coraggio, contro ogni oscurantismo, tra diavoli, spiritelli, sospetti di pedofilia e un eccessivo attaccamento ai beni terreni. ​