Carnevale creativo, che invasione

Il commento

Titti Giuliani Foti

Titti Giuliani Foti

Firenze, 14 giugno 2017 - Me li sono visti sotto casa: uno con la tuba in testa, sopra a una specie di frack colorato di rosso. L’altro con una giacca gialla avvolta da uno scialle rosa fino al collo. In testa uno psudopanama blu. Lo so che guardare gli altri non è signorile. Però ieri mattina, appena uscita di casa mi sono chiesta cosa fosse successo e perchè due conciati così girassero in infradito. Un secondo dopo mi ero già risposta: a Firenze c’è Pitti Uomo. Effetti collaterali di manifesazione. La moda è questione di feeeling. Chi non ha un marchio, ecco la rivoluzione, in questi giorni se lo fa. Dev’essere entusiasmante girare in maschera senza che sia Carnevale, ballano le endorfine, migliora l’umore. Vogliamo dare di fashion blogger e influencer – che fa tanto tendenza – a questi extraterrestri che ti si parano davanti perchè tu li veda bene? Una scarpa viola, l’altra verde. Calze fucsia, panciotto strappato, i collant sopra i pantaloncini: eccoli qua i nuovi stilisti. Altro che Pitti Uomo: loro la moda la scovano dove meno te l’aspetti. Essere fashion è quando la bellezza è solo questione di abbigliamento. E tutto si fa per arrivare a un click con la speranza di uscire su un giornale, o, meglio, su un blog modaiolo: come succede alle starlette di Cannes che si denudano sulla croisette per un attimo di celebrità. Uomini con la cravatta intorno al collo e camicia aperta, giacche e pantaloni a fiori, il ventaglio per allontanare l’afa. Questo Carnevale colpisce meno le donne: l’unica libertà che ci manca è questa. Poter invecchiare come un uomo.