Spollinata, un "sottomarino" vince la regata della fantasia: 18 barche tra i vip ai remi l'ex assessore Romizi

Bagno di acqua e di folla intorno a Ponte Buriano: come al solito un gran pubblico ha aspettato i natanti fatti in casa. Nella foto Romizi è il primo a sinistra LE IMMAGINI DELLA FESTA SUL FIUME

L'ex assessore Romizi il  primo a sinistra nella barca

L'ex assessore Romizi il primo a sinistra nella barca

Arezzo, 28 giugno 2015 - Se il ballottaggio fosse finito in un altro modo oggi sarebbe ad un passo dal rientro in giunta. E invece è di nuovo lì, ai remi della Spollinata. In realtà Francesco Romizi, uno dei top nelle preferenze alle elezioni, non è quasi mai mancato alla regata della fantasia. A volte con evidenti allusioni politiche (come la barca ispirata contro la Lega) a volte semplicemente per fare squadra: come ieri, tra i protagonisti sulla chiatta della "Combriccola".

Intorno la Spollinata come al solito ha fatto centro: 18 barche fatte in casa, trasformando oggetti del quotidiano in natanti. La gara più importante è quella dell'originalità: e a vincere è stata "Arnilus", una sorta di sottomarino tutto fuori del pelo dell'acqua, con tanto di periscopio a cercare di stanare chissà cosa.

Dietro "Arno Demolizioni", un agru con una palla d'acciaio da fare invidia a quella di "Prova d'Orchestra" a minacciare tutti e quindi in sostanza nessuno. Terzo "Divina Spollinata", ispirato alla Divina Commedia, con un Virgilio e un Dante alle prese con un viaggio decisamente più scomodo di quello originale, offerto alla modica cifra di 750 euro.

Tra i velocisti, quelli che scattano dalla ex Cartiera di Giovi e remanol come forsennati fino al ponte, ha vinto come succede spesso Paggini: un'ora e 8 minuti il tempo finale. Secondo Pannoli e terzo Gualberto Gualdani, una delle anime della Cric e di questo evento, del quale è protagonista praticamente da sempre.

Foto, selfie, sfottò, risate a volont°: la miscela magica della Spollinata non è mancata di certo, forte di un'ottantina di marinaii la cui vita di mare, anzi di fiume, dura la bellezza di un'ora all'anno.