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Cronaca

Paolo Vivoli: "Accetto la nomination di Matteo Renzi e rilancio a Enrico Rossi e Desideri"

Il direttore dell'Asl: "Sì alla donazione, ma niente doccia fredda, quella la faccio a casa"

Paolo Vivoli

Paolo Vivoli

Arezzo, 26 agosto 2014 - Paolo Vivoli, dalle coste della Sardegna,  ha eccettato la nomination lanciata dall'amico Matteo Renzi. Così facendo ha dato il suo contributo alla ricerca contro la SLA realizzando il suo personalissimo «Ice bucket challenge», un’iniziativa che mira sia alla raccolta fondi che alla sensibilizzazione verso una malattia davvero terribile, la sclerosi laterale amiotrofica. Una vera e propria catena umana, alla quale stanno partecipando in moltissimi, da calciatori, a politici, da giornalisti a star della tv. Il presidente del consiglio Renzi lo aveva fatto in un video da Forte dei Marmi, prima nominando Baggio, poi il suo amico medico Paolo Vivoli, con il quale aveva condiviso, oltre che gli anni al liceo fiorentino, anche quelli negli scout.  Così ieri, il dottor Vivoli, in versione da spiaggia, in vacanza in Sardegna, ha ringraziato Renzi, poi è passato alle sue nomination e infine alla penitenza: secchio pieno d’acqua ghiacciato. Una battaglia, quella conto la Sla, che Vivoli conosce bene, lavorandoci da anni ad Arezzo come pneumologo, specializzato nelle malattie respiratorie. Si è presentato davanti ad uno smart phone, T-shirt e pantaloni corti, anche lui ha voluto documentare la sua doccia fredda, poi regolarmente postata sul suo profilo Facebook. «Accetto e ringrazio Matteo per la nomination e per la possibilità di far conoscere il nostro lavoro a domicilio nelle case dei malati di Sla».  Ha accettato la sfida, ma prima di scontare la «pena» è stato il momento delle nomination, per invitare altre persone a fare lo stesso: è stata la volta di Enrico Desideri, direttore dell’Asl 8 di Arezzo e del governatore Enrico Rossi, «affinché implementino ed esportino il fiore all’occhiello della sanità aretina e toscana, perchè è possibile coniugare l’eccellenza sanitaria con un periodo di scarse risorse come questo, e riuscire a mantenere al centro il paziente». Accettata la sfida, rilanciata la nomination è la volta della doccia. Il dottore prende un secchio verde, colmo di acqua gelida, e via, la doccia «penitenza». «BEN VENGA la donazione, ma la doccia, se pur fredda, la faccio a casa mia». E’ un Enrico Desideri divertito, alla notizia, che gli diamo in anteprima, della nomination lanciatagli dal dottor Vivoli. Non ci lascia nessuna speranza il direttore dell’Asl 8 di vederlo gettarsi un secchio di acqua gelata addosso. Ma del resto quella è la parte «gogliardica» di qualcosa di ben più serio che Desideri coglie al volo, la donazione. «Immagino quindi di dover nominare qualcuno e rilanciare la sfida - continua divertito - qualche nome ce l’avrei in mente, ma ci voglio pensare meglio».