Madre e figlia di 10 anni muoiono sotto una minicar, arrestato l'investitore: era ubriaco

Erano a piedi lungo la strada all'ingresso di San Leo. Anche il padre della piccola e una soccorritrice colpiti da malore. A travolgerle Alexe Danut un romeno di 40 anni. Le reazioni della politica

Incidente Mortale San Leo

Incidente Mortale San Leo

Arezzo, 1 febbraio 2016 - Orrore ieri a San Leo, proprio all'ingresso del paese, in cima alla salita che arriva da Montione, il gruppo di case incassato tra la Setteponti e via Fiorentina. Travolte intorno alle 19 Letizia Fiachini, una bambina di dieci anni (nella foto a sinistra),  e la mamma, Barbara Marzanna Stepien, 51 anni di origine polacca, che era insieme a lei. Sono morte tutte e due: la piccola poco dopo l'incidente, malgrado i disperati tentativi di soccorso di medici e infermieri, con un tentativo di rianimazione prolungatosi per quasi 50 minuti, e la mamma all'arrivo al San Donato, quando stava per essere caricata sul Pegaso per essere trasferita in un centro specializzato. 

A travolgerle è stata una minicar, di quelle addirittrura senza targa, guidata da un romeno risultato ubriaco. L'uomo, Alexe Danut (nella foto piccola a destra), romeno quarantenne, è stato arrestato. Gli si contestano l'omicidio colposo plurimo aggravato per il fatto che appunto il suo tasso alcolemico era superiore al consentito. Anzi, era almeno triplo rispetto allo 0,5 previsto dalla legge. Stando agli accertamenti, il rumeno non era solo nella minicar, con lui c'era un connazionale. 

L'uomo è stato portato via in mezzo alle urla e alle proteste della gente, c'è stato per qualche attimo perfino il timore di un linciaggio o che quantomeno la tensione palpabile nella strada potesse tradursi in qualche forma violenta. Sul posto i vigili urbani, ma anche il 118 e i vigili del fuoco. L'uomo alla guida della piccola auto è stato estratto proprio dai vigili del fuoco.

La macchina del romeno veniva da San Leo e stava per imboccare la discesa che conduce verso Montione. Ma proprio all'altezza delle ultime case di San Leo l'auto ha travolto la bambina e la mamma che erano uscite per fare una passeggiata: in base alle prime testimonianze camminavano tranquillamente lungo il ciglio della strada, qualcuno dice addiritura sul marciapiede.

Dopo l'impatto il romeno non ha tentato la fuga,l'auto è rimasta bloccata sul posto: e dalle case sono uscite decine di persone, richiamate dall'impatto violento tra l'auto e le due persone che passeggiavano lungo la strada. E' stato il momento più pesante.

Seguito da quello che resterà a lungo nella memoria di chi l'ha vissuto. Il babbo Luca Fiacchini è arrivato per affacciarsi in quella tragedia. Quando i tentativi di rianimazione si sono interrotti si è lanciato verso il corpo della figlia, a quel punto coperto da un lenzuolo. E malgrado in tanti tentassero di fermarlo, è riuscito ad alzare quel lenzuolo per provare a tirare su la piccola. "E' la mia bambina" ha urlato con tutto lo strazio di quegli istanti.

Poi è crollato: ha avuto un malore ed è stato portato anche lui in ospedale. E sotto choc anche una delle soccorritrici: professionale, una grande esperienza ma non ha retto davanti allo strazio di quella tragedia.

L'uomo è stato prima ascoltato nel furgone mobile della polizia municipale e poi portato in ospedale, un po' per verificarne le condizioni e un po' per misurarne il tasso alcolemico. E davanti alla conferma dello stato di ubriachezza quello che fino a quel momento era semplicemente un fermo è diventato un arresto: dovrà essere il pm di turno Elisabetta Iannelli a convalidarlo.

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