Arezzo, 27 febbraio 2015 - Torna Matteo Renzi. Torna a marzo, in una data ancora da definire esattamente. Ma stavolta, rispetto alle sue ultime presenze aretine, torna da mattatore: presidente del consiglio e segretario nazionale del maggior partito italiano. Per la prima volta da premier a poco più di un anno dalle sue ultime presenze, allora in campagna elettorale. Adesso arriverà con a fianco il ministro aretino Maria Elena Boschi e il senatore toscano Andrea Marcucci. Qui per salutare un’iniziativa inedita: il primo circolo culturale democratico inventato da Pasquale Giuseppe Macrì.
«Questo circolo – sostiene – è una specie di cavallo di Troia che ha l’obiettivo di insinuarsi nelle stanze della politica per seminare germogli di bellezza e di cultura nel dibattito di partito». Ma certo in questo caso l'evento è l'arrivo di Renzi nei panni in primis di segretario Pd, vista l'occasione, ma fatalmente anche in quelli di presidente del consiglio.
L'ultimo era stato Mario Monti, venuto ad Arezzo il 13 maggio del 2012: allora nella veste proprio di premier, per accogliere Papa Benedetto XVI ad Arezzo. Era arrivato la sera prima, ospite in piazza San Michele di Enrico Bondi, il manager e amico che lo aveva ospitato a cena, e si era trattenuto dopo la Messa del Papa per una visita alla cittadella della pace a Rondine. Curiosità: quel giorno in provincia di Arezzo c'era anche Matteo Renzi. Al Santuario della Verna, ad aspettare da sindaco di Firenze il Papa che poi sarebbe stato bloccato dalla nebbia e dal maltempo