Fanfani nella rosa ristretta dei nomi in ballo per il Csm: spazio stretto ma possibilità concrete. Nel caso elezioni anticipate

Il Parlamento per ora non trova l'accordo per il consiglio superiore della magistratura: e il sindaco è in lizza per l'incarico in quota Pd

Giuseppe Fanfani

Giuseppe Fanfani

Arezzo, 31 luglio 2014 - Giuseppe Fanffani torna prepontemente in ballo nell’imminenza della nomina dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura. Fanfani ha obiettivamente buone chances, «se la gioca al 50%» afferma una autorevole fonte romana. Ma le indiscrezioni dilagano anche qui. Se il sindaco entrasse a far parte del Csm dovrebbe automaticamente lasciare palzzo cavallo. C’è infatti incompatibilità fra i due incarichi e l’addio di Fanfani aprirebbe scenari di voto anticipato, preceduto dall’interregno di un pro-sindaco o di un commissario. In ogni caso urne aperte nella primavera del 2015 e corsa forsennata alle candidature. Scenario? Una scelta entro la fine di agosto. Ma in un mese tante cose possono cambiare. E’ infatti il Parlamento a votare gli otti nomi, espressi dai partiti di maggioranza e di minoranza. Alle opposizioni potrebbero andare tre nomine, una a testa sicuramente per Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Un altro laico per il Csm sarebbe espresso dal Nuovo Centrodestra mentre la parte del leone la farà in ogni caso il Pd, con quattro candidature. Due molto probabili: il professor Giovanni Fiandaca (giurista siciliano) e l’ex ministro Paola Severino. Per le altre due nomine il Pd punterà su un uomo e su una donna. Quindi percorso in salita per i numeri ma candidatura che nella rosa ristretta c'è. E a quel punto si aprirebbe la corsa verso il voto.