Nuova Bpel, la licenza bancaria esibita a processo: il caso è quasi chiuso

E' una dichiarazione in inglese firmata da Mario Draghi. Il giudice ha concesso alle parti tempo per le deduzioni: sentenza tra dieci giorni

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Arezzo, 1° dicembre 2016 - Per la nuova Banca Etruria oggi era un altro passaggio chiave. Quello nel quale chiarire una volta per tutte il giallo cresciuto negli ultimi giorni: ma c’è l’ha Banca Etruria la licenza per esercitare l’attività creditizia?

Bene, la licenza bancaria è saltata fuori. L’avvocato Alessandro Majoli, che rappresenta la Nuova Bpel,  nell’aula del giudice civile Marco Cecchi ha depositato una dichiarazione scritta in inglese, su carta intestata di Banca Italia, a firma di Mario Draghi, presidente della Bce, la Banca Centrale Europea.

Poche righe: attestano che in base alle norme del Testo Unico Bancario, la Nuova Etruria è autorizzata ad esercitare l’attività creditizia. Il giudice non ha ancora chiuso la vicenda ma ha concesso dieci giorni di tempo alle parti per presentare eventuali osservazioni e controdeduzioni sulla validità del documento. Poi arriverà il verdetto sulla regolarità dell'istituto: ma a questo punto il quadro dovrebbe essere definito.

Nei giorni scorsi una fonte della Banca d’Italia aveva dato analoghe assicurazioni. Scorrendo gli albi sul sito della Banca d’Italia l’iscrizione delle 4 banche presenta, come data di inizio della validità all’iscrizione il 25 novembre, a seguito del decreto del 22 novembre che decise la risoluzione.

Il tema dell’esistenza e della durata della licenza per esercitare l’attività bancaria di Nuova Banca Etruria era stato sollevato al Tribunale di Arezzo nell’ambito della causa tra l’istituto di credito e la Corso Italia immobiliare, promossa da migliaia di clienti per la restituzione da parte della nuova Banca Etruria di mutui e finanziamenti accesi con la vecchia Etruria.

Sulla questione  i parlamentari M5S in Commissione Finanze di Camera e Senato hanno annunciato una interrogazione al ministro dell’Economia.