Case, spettro riforma del catasto: nuovo freno alle vendite

Il segretario provinciale di Confabitare di Bartolomeo: «Paura di possibili aumenti nella tassazione»

Mercato immobiliare, i dati del 2016

Mercato immobiliare, i dati del 2016

Arezzo, 23 giugno 2015 - Ci risiamo. Frena un’altra volta il mercato immobiliare. Non che le vendite fossero mai tornate a volare, ma da inizio anno qualcosa si era timidamente mosso di nuovo. Merito anche delle banche, almeno di alcune, che avevano ripreso a finanziare i mutui seppur con le dovute garanzie. Ma adesso l’inchiodata arriva per timore. A far paura è la nuova riforma del catasto col Governo pronto al decreto sulle rendite. Che tradotto significa vendite in calo nelle grandi città. Ma qui che succede? «Ho in mamo una circolare di due giorni fa, farò parte delle commissioni censuali - dice Angelo di Bartolomeo dell’agenzia immobiliare di via Pisana segretario provinciale di Confabitare - si paventava da tempo il discorso riforma del Catasto, ecco perchè adesso tra la gente c’è una paura tremenda che aumenti tutta la tassazione sulla casa. La variazione sembrerebbe quella del passaggio dall’estimo normale ai metri quadri. L’estimo veniva calcolato prendendo in considerazione mille fattori, come il piano, la posizione, l’altezza, la presenza o meno dell’ascensore. Basandosi solo sulla metratura la sensazione è che si andrà in peggio, ancora siamo in fase embrionale però la paura è che aumentino le tasse su appartamenti che prima avevano poco valore. Ci sarà una commissione speciale a sovrintendere la questione. Se il passaggio ai metri quadri verrà fatto bene non ci dovrebbero essere grossi cambiamenti, se invece verrà fatto solo al fine di aumentare la tassazione sarà un disastro per il mercato immobiliare». Imu e Tasi insomma potrebbero salire con la conseguenza che per paura chi è indeciso sul comprare o meno una casa, in questo momento aspetti. «Le persone sono in agitazione e senza una certezza sull’esito della nuova legge si blocca - continua di Bartolomeo - e le compravendite vanno in stallo un’altra volta. A inizio anno non c’era stata una grande ripartenza ma qualcosa si era mosso soprattutto tra chi comprava fondi per avere una rendita o chi aveva bisogno della casa. Ci sono mille implicazioni, la questione è molto difficile». Il mercato immobiliare è ancora convalescente. Dopo l’entusiasmo dei mesi scorsi, diversi segnali dicono che il rapporto tra il mattone e gli italiani non è tornato ai fasti di qualche anno fa. La ripresa c’è, perché le compravendite stanno crescendo, ma è ancora zoppicante e alterna picchi a periodi di stagnazione. Così il colpo in arrivo, sul fronte della riforma del catasto, potrebbe essere letale: con la rivalutazione degli immobili molti proprietari rischiano brutte sorprese. L’analisi dei dati porta a smorzare i facili entusiasmi di qualche mese fa.

E la riforma del catasto, potrebbe portare brutti risvegli. Il governo sta per approvare il decreto legislativo che renderà operativa la maxi riforma di cui si parla da anni: stop alle vecchie valutazioni allineate al mercato, con indicazione di vani, metri quadri, piano, ascensore. Di fatto, l’Agenzia dovrà riesaminare tutto il patrimonio immobiliare degli italiani per dare nuove stime, in vigore dal 2019. La partita delle rendite catastali è, ovviamente, legata a tasse come Imu e Tasi. In teoria, la legge garantisce che non si pagherà di più, ma il risultato finale è tutto da verificare. Secondo la Uil Servizio politiche territoriali, i 4,6 milioni di immobili classificati nelle categorie di edilizia popolare si vedranno quadruplicare le rendite. «Ad Arezzo di edilizia popolare ne è rimasta poca - dice il segretario di Confabitare - qualche centinaia di immobili non di più, anche questi potrebbero vedere aumentare le tasse».