Banca Etruria
Arezzo, 27 novembre 2015 - Il totale delle subordinate emesse da Bpel è dunque di 375 milioni, di cui 32 ancora teoricamente recuperabili dai sottoscrittori. Infatti non è detto sia tutto perduto, almeno per i bond subordinati, mentre il capitale azionario dei 62 mila soci (125 milioni all’ultima quotazione di borsa dell’11 febbraio) è definitivamente cancellato. Per le obbligazioni più a rischio, invece, bisogna distinguere, in base alla classificazione che ne ha fatto Banca d’Italia.
La maggior parte resta nella vecchia società cooperativa Bpel che va in liquidazione coatta amministrativa e sono azzerate, una quota minore viene legata ai risultati della Bad Bank in cui sono stati concentrati i crediti deteriorati. Se la gestione del Fondo di risoluzione recupererà più del miliardo e mezzo stimato qualcosa si può salvare. Certo, prima dovranno essere soddisfatti gli altri creditori, prioritari rispetto ai titolari dei bond subordinati, ma almeno in linea teorica la speranza c'è.
La Nazione è in grado di specificare anche i codici che dividono i due gruppi. Carta e penna? Sui titoli IT0004657786 (16 milioni, scadenza 15 dicembre 2017); IT0004539786 (11 milioni, scadenza 15 ottobre 2016); IT0004350515 (valore e scadenza non pervenuti); IT0005031395 (5 milioni, scadenza 3 luglio 2020) la Banca d’Italia ha previsto possano essere soddisfatti in futuro previo risarcimento di tutti gli altri creditori, non subordinati, della vecchia banca.
Discorso diverso per le subordinate: IT0004931405 (60 milioni, scadenza 28 giugno 2018), IT0004119407 (60 mlioni, scadenza 30 ottobre 2016), IT0004966856 (50 milioni, scadenza 30 ottobre 2023) , IT0004281504 (60,5 milioni, scadenza 28 settembre 2017), IT0004092729 (100 milioni, scadenza 14 luglio 2016), IT0004369580 (12 milioni, scadenza 21 maggio 2018). Per tutti questi codici la banca d’italia ha già disposto il loro azzeramento quindi non saranno mai soddisfatti.