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Arezzo, 11 ottobre 2015- Oggi andare a lavorare è meno sicuro di un anno fa. Basti pensare che rispetto ai primi otto mesi del 2014, tra gennaio e agosto 2015 gli infortuni sul lavoro in città sono aumentati del 4,11%. E non parliamo di qualche manciata di incidenti. Sono stati 3463 gli episodi registrati ad Arezzo. Oltre 33mila quelli totali in Toscana, anche se in generale la regione ha un trend positivo, con numeri in calo quasi dell’1% rispetto allo stesso periodo preso in considerazione. Arezzo quindi con il suo +4,11 è un esempio negativo, considerando che in generale in Italia gli infortuni nei luoghi di lavoro sono diminuiti più o meno della stessa percentuale (-4,14%). Non solo, ad Arezzo i casi mortali di incidenti sul lavoro sono stati tra gennaio e agosto di quest’anno 7. In cima alla lista i trattori ribaltati. In Toscana gli incidenti mortali sono stati fino ad agosto di quest’anno 76. In Italia 752 con un aumento del 15,33%. Arezzo in Toscana è quinta per infortuni mortali a parimenrito con Livorno. Maglia nera a Firenze con 16 morti. Seguono Pisa, Lucca e Grosseto. Calano invece da queste parti le malattie professionali denunciate. I casi aretini sono 495, -1,59% rispetto ai primi otto mesi dell’anno scorso.
I dati sono resi noti dall’Anmil, l’associaizone nazionale tra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.
Proprio oggi l’Anmil celebra in tutta Italia la 65esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, istituzionalizzata nel ’98 con una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Questa Giornata, che non vuole essere solo commemorativa delle vittime del lavoro, sarà l’occasione per ritrovarsi con le massime istituzioni e autorità e verificare la situazione infortunistica sul territorio e quali iniziative possono e devono essere avviate affinché diminuiscano i numeri di questo fenomeno che rimangono molto alti. La Sezione Anmil di Arezzo organizza la Giornata a Monte San Savino: alle 10 la Santa messa
in suffragio dei Caduti sul Lavoro, alla Chiesa di Sant’Agostino, alle 11 la cerimonia civile al Teatro Verdi.
«In questa Giornata, ai temi della prevenzione verrà affiancato anche quello della tutela che deve essere garantita alle vittime del lavoro per una più equa e adeguata assistenza, ancora oggi legata ad una normativa obsoleta che risale al Testo Unico Infortuni del 1965 e che andrebbe completamente rivista».