Un intero anno vissuto nel segno di Bertolucci

Alessandro ha vinto tutto sulla panchina del Trissino che è il grande favorito per bissare lo scudetto: "I giochi sono aperti, le inseguitrici non si arrendono"

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Fine anno, tempo di bilanci e a questo rituale non si sottrae Alessandro Bertolucci che ha vissuto un 2022 molto intenso sulle panchine del Trissino, campione d’Italia e d’Europa e capolista a metà della stagione regolare in A1, ma anche delle nazionali senior e under 19, rispettivamente quarta e seconda ai recenti mondiali argentini.

Alessandro, partiamo dall’azzurro, a mente fredda, che giudizio dare su questi piazzamenti?

"Positivo sicuramente per la under 19, ma anche per la senior, anche se c’è il grosso dispiacere per aver perso il bronzo quando sembrava a portata di mano. Peccato perchè riportare a casa dopo tanti anni una medaglia in un mondiale sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Sono ovviamente molto contento per la under 19 con la quale, pur con pochi giorni di preparazione, abbiamo fatto un grande lavoro che, con alcuni, avevamo già iniziato. E’ un bel gruppo che deve ancora fare un passo avanti per raggiungere la consacrazione, ma la loro medaglia d’argento è stata una lieta sorpresa che ci consente di guardare al futuro con maggiore tranquillità".

Passando al campionato, ti aspettavi il dominio del tuo Trissino?

"Francamente no, però, dietro al nostro primato c’è tanto lavoro che ci ha fatto vivere un 2022 fantastico. Abbiamo meritato di chiudere in testa l’andata giocando un hockey diverso. Anche la ripresa dopo la pausa per i mondiali ci ha visti sempre al massimo, a parte la sconfitta di Bassano che, per quello che si è visto dopo, è stato solo un incidente".

Adesso come vedi l’anno che inizia?

"E’ chiaramente tutto ancora aperto e le nostre inseguitrici non si arrenderanno, dal Follonica rafforzato per l’arrivo di Cancela a un Forte dei Marmi con elementi di grande esperienza. In più ci saranno tanti impegni oltre al campionato: subito la coppa Italia che in una gara secca può riservare grandi sorprese; poi i gironi di Champions, con le squadre non impegnate che potranno preparare al meglio le partite e recuperare gli infortunati. Noi, nonostante i dieci punti di vantaggio, dobbiamo mantenere i piedi per terra, lavorare e mantenere la concentrazione che abbiamo avuto nella prima parte della stagione".

Giulio Arnolieri