Ha provato anche a cambiar modulo il Camaiore adattandosi al forte avversario di turno ma gli ha detto pure male, a conferma del momento no in cui va tutto storto, e con la capolista Cenaia è arrivata una sconfitta di misura. Il tecnico Luca Polzella almeno per una domenica ha abbandonato il 4-3-3 e ha schierato la difesa a 3 con D’Alessandro-Fatticcioni-Arnaldi davanti al portiere Rizzato, mettendo Tommaso Ricci e Centonze come quinti per disinnescare (con successo) i temuti Rossi e Papini. Nel circostanziale 3-5-2 poi in mezzo al campo c’erano Amico, Biagini e Da Pozzo (quest’ultimo ha finalmente fatto vedere il giocatore che è). In attacco la coppia è stata con Geraci e il 2004 Manfredi. "Si è giocato in condizioni climatiche disumane tant’è che a fine partita diversi dei nostri ragazzi si sentivano male – racconta Polzella – il nostro portiere Rizzato addirittura ho dovuto farlo uscire, finendo così anche i cambi, perché dal troppo freddo che aveva preso è caduto per terra ed è stato portato via dall’ambulanza. Sulla partita c’è poco da dire se non che su un campo brutto stava venendo fuori una gara da 0-0. Per l’atteggiamento alla mia squadra non posso dire nulla. Purtroppo è un periodo che non ce ne va bene una. Dietro non abbiamo concesso nulla, ma il gol l’abbiamo preso in maniera evitabile, su un tiro lentissimo. L’occasione di Fatticcioni a colpo sicuro con la palla che ha sbattuto sul fianco del portiere, poi sulla traversa e sulla riga di porta prima di uscire fuori penso sia la fotografia del momento". Adesso il Camaiore oltre a leccarsi le ferite spera di recuperare gli acciaccati, tra cui Arnaldi (uscito per un pestone ad inizio ripresa) e D’Alessandro (che stoicamente a Cenaia è rimasto in campo nonostante gli fosse uscita una spalla), e si appresta a preparare al meglio la prossima partita contro la San Marco Avenza in casa ma allo stadio “Buon Riposo” di Pozzi.
SportSconfitta su un terreno impossibile Rizzato ha accusato un malore