
Ratti nuovo ds a Capezzano, dove smette Pizza?
Archiviata la dolorosa retrocessione dal campionato di Promozione a quello di Prima categoria (esattamente il percorso inverso che ha fatto il Viareggio), ecco che a Capezzano Pianore si è già iniziato a progettare il futuro che per la prima squadra sarà regolarmente in Prima categoria e non, come qualcuno aveva ipotizzato, con una ripartenza più in basso dalla Terza categoria. Queste voci circolate sono state seccamente e prontamente smentite dalla società del presidente Ivo Coli che nel frattempo ha ingaggiato un nuovo direttore sportivo per occuparsi di prima squadra e Juniores: si tratta di Mario Ratti, reduce dall’esperienza nel settore giovanile del Lido di Camaiore ed in precedenza artefice di grandi cavalcate quando col fido amico viareggino Mirco Poletti (che tuttavia a Capezzano gli darà solo una mano marginale, impegnandosi però fin da subito in questo prossimo mese di riallestimento) fece mirabilie alla direzione di Corsanico prima e Torrelaghese poi. Ratti come detto sarà il ds non solo della prima squadra (dove in panchina è stato riconfermato l’allenatore Riccardo Coli ed il suo vice Gianluca Di Cola... entrambi vogliosi di rifarsi dopo la cocente retrocessione) ma anche della Juniores regionale (dove resiste ancora una piccola ultima speranza di farla Elite). Una delle prime mosse della coppia Ratti-Poletti potrebbe esser quella intanto di rinforzare lo staff tecnico e poi di muoversi sulle conferme (poche?) e sui nuovi acquisti.
Nel “nuovo“ Capezzano che nascerà potrebbe non esserci più, dopo un’ottima carriera che ha toccato anche la Serie B con l’Avellino, il centrocampista versiliese doc Samuele Pizza (ex capitano ai tempi dell’Esperia Viareggio in Lega Pro), il quale a 35 anni potrebbe già decidere di smettere di giocare appendendo le scarpette al chiodo al Capezzano... dove potrebbe andare subito a rivestire un ruolo in società da tramite con l’Empoli, club legato al sodalizio del presidente Coli a livello di settore giovanile e in cui Pizza giocò da ragazzo lasciando il segno.
Simone Ferro