Comunque vada la sua sarà un presidenza storica nella storia luci (qualcuna) e ombre (ahimé tante) del Viareggio. Luciano Tomei è il presidente che ha rappresentato il Viareggio nel momento più basso della sua storia; nel momento in cui la gloriosa squadra bianconera, dopo un anno addirittura di niente (conseguenza della scellerata gestione Volpi & C.), è ripartita dalla Seconda Categoria. È ripartita con un progetto serio, con una collaborazione importante con il Marco Polo Sports Center, con un settore giovanile strutturato, con un bel centro sportivo, ma con la spada di Damocle di uno stadio assente e che preclude sogni ambiziosi. Comunque il campionato è stato vinto con un record di successi ed il primo passo è stato fatto. Di questo e di altro, con lo stesso Tomei, abbiamo parlato.
Presidente, essere al timone del Viareggio è più un onore o un onère?
“Onestamente non sono semplicemente il presidente, ma un rappresentante di un gruppo di persone che hanno lavorato per rilanciare il calcio a Viareggio. Siamo felici di essere riusciti a riportare alle cronache calcistiche la nostra città”.
Che voto dà alla stagione bianconera?
“Il voto sarebbe da 10 e lode. Peccato per la Coppa quindi dico 10”.
La conferma di Stafano Santini come è maturata?
“Ha dimostrato forte attaccamento alla maglia e grande professionalità, inoltre è un vincente. Riconferma scontata . Lo ringrazio ancora pubblicamente per il suo lavoro”.
Quale sarà l’obiettivo nel prossimo campionato?
“Ancora non abbiamo avuto incontri del consiglio. L’obiettivo è comunque di portare al piu presto la squadra dove si merita”.
Ma se chiude gli occhi e pensa al Viareggio fra 5 anni?
“Come sopra”.
Quanto pesa l’assenza di uno stadio e l’assenza di un programma certo?
“Lo stadio sappiamo tutti che rimane una chimera. La struttura che abbiamo in utilizzo è meravigliosa, anche se poco adatta ad ospitare tifosi e la mancanza di incassi grava sui bilanci... Al di là del fatto che vediamo Salemi al campo durante qualche partita, non abbiamo ancora avuto sostegni, né programmi dall’amministrazione comunale. Spero in futuro si pronuncino fattivamente in merito. Lo stadio è fondamentale, ma va i primis realizzato per poi analizzarne i costi di gestione, in ottica di una nostra possibile gestione. Ciò premesso, senza un contributo pubblico non sarebbe comunque economicamente interessante”.
Vuole fare un appello all’amministrazione comunale?
“Lo stadio è necessario non solo per noi, ma per la città intera”.
A livello tecnico e dirigenziale ci saranno novità?
“Come detto ancora non abbiamo programmato la prossima stagione, ma qualche novità ci sarà”.
Ultima cosa. Finalmente un settore giovanile strutturato.
“Abbiamo circa 400 ragazzi iscritti. Dopo due anni di attività mi sembra una buona risposta”.
Sergio Iacopetti