
Intervista a tutto tondo a Piero Tosi, presidente del Forte dei Marmi
La vigilia di gara 3 della semifinale scudetto, le riflessioni sul futuro sportivo e societario, infine la presa di posizione sul deprecabile fatto di cronaca nera, il vile pestaggio di un tifoso lodigiano al PalaFort, avvenuto sabato scorso. Piero Tosi, presidente della Canniccia Motor Club Forte risponde a tutto tondo di tanti argomenti.
Presidente, partiamo dalla pista. Siamo alla vigilia di una partita da dentro o fuori. Come la vede?
"Ci attende un’impresa non semplice, dato che il Lodi ci ha sconfitto finora in tutti gli scontri diretti, ma la differenza tra noi e loro non è troppa. Certo loro possono contare su una rosa più ampia, ma finora hanno più pesato i nostri piccoli, ma fatali errori, che le loro rotazioni. Mi piacerebbe, per i ragazzi e per il nostro allenatore, che quella di sabato non fosse il ‘canto del cigno’. I ragazzi si meritano un commiato degno dal Forte". Quindi, in termini di scelte societarie, non ci sono possibilità? Si va verso il liberi tutti? Anche il recente addio del direttore Antonio Agostini è legato a questo?
"Chi ha giocato questa stagione è perché aveva ancora un anno di contratto, mentre chi non è rimasto aveva già il contratto scaduto. Il prossimo anno sarà l’anno zero per noi. Non faremo le coppe ed il campionato sarà affrontato con i ragazzi. Con Agostini il rapporto si è interrotto perché lui era per ripartire dalla serie B, mentre io voglio rimanere in A1. Giocheremo per salvarci e se non ci riusciremo andrà bene lo stesso".
Quindi solo ragazzi?
"Non chiudo la porta a chi vuole restare, come Gnata, ma tutto sarà ridimensionato. Non abbiamo alternative".
Presidente a questo punto diciamola tutta: Torner e Ambrosio al Cgc?
"Credo proprio di sì. Sono dei professionisti e, giustamente, devono pensare al loro futuro. Li ringrazierò sempre per aver fatto la storia con noi".
E mister Mirko De Gerone?
"Sa benissimo quale sarà la stagione che affronteremo. Ha preso tempo per decidere e lo capisco. Forte, ritorno a casa, magari il Cgc, ha diverse opzioni sul tavolo".
Chiudiamo con la deprecabile aggressione al tifoso lodigiano Gatti.
"Un episodio increscioso che mette in cattiva luce tutta la nostra tifoseria. Per colpa di qualche individuo, forse nemmeno fortemarmino, i tifosi veri sono finiti in cattiva luce a livello nazionale, oltre a non poter seguire la squadra a Lodi. Spero che il cerchio delle indagini si chiuda quanto prima. A Gatti auguro di riprendersi velocemente. Non ho avuto modo di andarlo a trovare in ospedale, ma lo sentirò telefonicamente per esprimergli tutta la mia vicinanza".
Sergio Iacopetti
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