
Stasera gara 3 di semifinale: il Forte contro il Lodi ha un solo risultato a disposizione
Intenzionato a difendere, onorare, quel gagliardetto cucito sul petto, ma non solo. C’è una società, un pubblico, da salutare degnamente, dando loro un’altra, non per forza l’ultima, soddisfazione di un’altra bella cavalcata. Il Forte riceve stasera, al PalaForte alle 20,45, il Lodi per la 3° gara di semifinale e punta ad allungare la serie, perlomeno, a gara 4 in Lombardia. Guardando i meri numeri (5 sconfitte in altrettanti testa a testa), ci sarebbe da lasciar perdere il facile ottimismo, eppure c’è qualcosa che impone a tutto l’ambiente rossoblù di non darsi definitivamente per vinto. Queste 2 gare di semifinale hanno dimostrato come la differenza tra le due compagini sia veramente impercettibile. Mirko De Gerone si affida proprio a questo e per questo non ammaina la bandiera. "Siamo delusi - premette - per l’esito delle 2 partite giocate finora, ma al tempo stesso siamo molto arrabbiati. Sta a noi trasformare questa arrabbiatura in energia positiva in pista".
Il Forte, che avrà tutti a disposizione, dovrà evitare quegli errori in fase di manovra che, soprattutto in gara 2, sono risultati esiziali con 2 reti incassate proprio quando si era in possesso della pallina. "Quello sarà fondamentale - precisa ancora De Gerone - e sono certo che non capiterà ancora. Purtroppo anche i giocatori bravi ed esperti, ed il mio Forte ne ha tanti in pista, possono avere qualche momento di affaticamento. Del resto il fatto che il Lodi abbia una panchina più profonda della nostra è fattuale. Comunque, siamo convinti che vincere questa partita potrebbe anche ribaltare tutta la serie. Finora non abbiamo mai accompato alibi, né mai lo faremo".
Intanto ieri è arrivata la temuta, ma inevitabile alla luce della brutale aggressione del tifoso lodigiano Gatti, conferma che al PalaForte non ci potranno essere i tifosi lombardi. Sarà quindi un palazzetto tutto rossoblù, quello che proverà a spingere i ragazzi di De Gerone a centrare il primo acuto della serie.
Sergio Iacopetti
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