Versilia, formidabili quegli anni. Bernardini e la sua Bussola, una storia che ha fatto epoca

A trent’anni dalla morte Lux Vide e Rai Cinema raccontano il patron fuori dall’ordinario. La nostra iniziativa: scriveteci i vostri ricordi della Bussola e Bussoladomani a: [email protected]

Sergio Bernardini con Mina

Sergio Bernardini con Mina

Versilia, 17 maggio 2023 – Gli anni della Versilia ruggente sono stati un periodo irripetibile. Magico. Un’epopea alla quale hanno contribuito tanti personaggi. Un uomo in particolare, però, ha segnato quella magnifica stagione quando la gioia di vivere e gli anni del boom economico spingevano tutti a divertirsi e a guardare al futuro con fiducia.

Era Sergio Bernardini, il poliedrico personaggio che aveva fatto il partigiano, il ciclista, il musicista. E soprattutto il proprietario di locali, capace di ideare per primo anche il Festival della canzone italiana che dopo due edizioni (1948-49) emigrerà a Sanremo, tra mille recriminazioni. Sergio è diventato grande grazie alla forza delle idee. La vita e la parabola vincente di Bernardini viene rivissuta grazie a un bel documentario che si sta realizzando in questi giorni.

E’ firmato dal regista Andrea Soldani, che è anche tra gli autori insieme a Simone Di Rita, Giuseppe Scarpa e Mario Bernardini, il figlio di Sergio, anche lui promoter di spettacolo. La produzione è Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Cinema e il titolo è "Mr. Bussola, il collezionista di Stelle". E’ un affresco a più voci e a più volti sulla storia dell’artefice del miracolo Bussola e Bussoladomani, Bernardini appunto, con l’aiuto di chi l’ha conosciuto da vicino: artisti, amici, parenti. Previsto anche l’utilizzo di materiale di repertorio girato nei due locali dagli anni Sessanta agli Ottanta. "Ricostruiremo – spiega il regista Andrea Soldani – la storia di questo geniale imprenditore del mondo dello spettacolo che ha fatto della Versilia una capitale internazionale dello spettacolo. Un doveroso omaggio a un uomo che ha sempre preferito restare dietro le quinte e che va riscoperto e apprezzato". Sergio ci lasciava trent’anni fa, un giorno di inizio autunno, per le conseguenze di

un incidente stradale ad Asti. Da quel 2 ottobre 1993 non solo la Versilia ma tutto il mondo dell’intrattenimento italiano e internazionale si sono sentiti più soli. Perché Sergio ha rappresentato l’uomo che, dopo averla gestita un anno dalla famiglia Benelli, nel 1955 acquisì la Bussola portandola al top internazionale. Il Renato Carosone, strappato a una concorrenza feroce, che il 2 luglio 1955 diede il via alla stagione d’esordio fu il primo di una lunghissima serie di Star che salirono sul mitico palcoscenico e ci vorrebbe una pagina solo per i nomi più importanti.

Ne citiamo alcuni: Adriano Celentano, Vittorio Gassman, Walter Chiari, Carlo Dapporto, Nicola Arigliano, Peter Van Wood, Gino Paoli, Lelio Luttazzi, Renato Rascel, Peppino Di Capri, il lancio dell’immensa Mina. Per arrivare alle Stelle straniere come Ella Fitzgerald, Tom Jones, Jerry Lewis, Louis Armstrong, Gilbert Becaud e tanti altri. Bernardini è stato geniale anche quando ha pensato che il mondo dello spettacolo diventava più pop e c’era bisogno di spazi più grandi con incassi più consistenti per finanziare eventi straordinari. Ed ecco che nell’estate 1976 lancia il primo palatenda italiano, Bussoladomani, e anche in questo caso arrivano i più grandi (Barry White, Liza Minnelli, Frank Zappa, Dionne Warwick, James Brown e moltissimi altri) e qui chiude la sua carriera live l’eterna Mina che il 23 agosto 1978 saluta definitivamente le scene, dopo una serie di estati sia in Bussola che al tendone dove aveva inanellato una serie infinita di sold out. Bernardini è stato questo e molto altro e "Mr. Bussola, il collezionista di Stelle" lo racconterà con filmati delle teche Rai, testimonianze, aneddoti.

Noi di Qn – La Nazione saremo media partner e lo celebreremo come merita.