Un’altra barca arenata, pescatori infuriati

VIAREGGIO I pescatori viareggini non sanno più che pesci prendere. "Da novembre l’intera flotta marinara è ostaggio dell’insabbiamento che sbarra l’ingresso...

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I pescatori viareggini non sanno più che pesci prendere. "Da novembre l’intera flotta marinara è ostaggio dell’insabbiamento che sbarra l’ingresso del porto, e ogni volta che le barche prendono il largo – spiega la presidente della Cittadella della pesca, Alessandra Malfatti – qui si rischia la vita e l’impresa". A una settimana dell’incidente al peschereccio “Vincenzo Milù“, incagliato e scaraventato dalla risacca contro gli scogli del Molo, dopo il carosello di protesta della flotta marinara e le rassicurazioni del presidente della Regione Eugenio Giani ("L’escavo funziona, il porto è accessibile" aveva detto sabato mattina), un’altra barca domenica sera si è arenata nell’avamporto. "Per fortuna aveva l’elica a prua, grazie alla quale il comandante è riuscito a liberare lo scafo. Altrimenti – raccontano i colleghi – avrebbe fatto la fine del “Milù“".

Nonostante l’escavo d’urgenza il fondale del canale di accesso al porto continua "ad essere una trappola" sostengono i pescatori, e la draga incaricata dell’intervento dall’Autorità Portuale, l’Aurieldo, anche ieri era ferma in banchina a causa delle condizioni meteo marine. "Non è strutturalmente adeguata – ribadisce Malfatti – per risolvere quella che a tutti gli effetti è un’emergenza", vecchia come il porto ma che a causa della mareggiata di inizio novembre si è trasformata in una calamità. E se la Regione, che attraverso L’Authority governa l’approdo, non prenderà provvedimenti; i pescatori sono pronti a prendere rotte estreme . "O disarmiamo l’intera flotta – che, con 120 barche è la più grande della Toscana –, con il conseguente licenziamento degli oltre duecento addetti impiegati nel settore. O - prosegue Malfatti : ci spostiamo in un altro porto, dove vengono garantire condizioni di lavoro e sicurezza adeguate. Ma per Viareggio questa sarebbe una grande sconfitta". Tra il nuovo mercato ittico e la banchina commerciale la Regione ha investito su Viareggio 7milioni di euro, "ma con il porto inaccessibile ogni investimento rischia di essere vanificato". I pescatori non possono uscire a pescare, e anche la banchina commerciale – che avrebbe dovuto accogliere piccole e medie navi da crociera – è sepolta dalla sabbia. "Quando nel 2020 venne inaugurata – ricordano i pescatori – aveva sei metri d fondale. Adesso i parabordi sono per metà arenati... Questo è, oggi, il porto di Viareggio".

Martina Del Chicca