Suolo pubblico off-limits. Protestano i galleristi: "Fateci esporre le opere"

Da domani le sculture potranno essere tenute soltanto all’interno delle attività. Nobile (Nag): "Creare un circuito in bassa stagione porterebbe più visitatori".

Suolo pubblico off-limits. Protestano i galleristi: "Fateci esporre le opere"

Suolo pubblico off-limits. Protestano i galleristi: "Fateci esporre le opere"

Vincenzo Nobile è accanto alle sculture in bronzo esposte per tutta l’estate davanti alla propria galleria “Nag“, in via Stagi, fotografate dai turisti ad ogni ora del giorno e della notte. Le accarezza con un velo di tristezza perché erano state realizzate da Katarina V, artista monegasca di origini polacche scomparsa poghi giorni fa a soli 45 anni. Ma anche con tanta perplessità perché da domani dovrà rimuoverle, come disposto dall’ufficio tributi del Comune in quanto dal 1° ottobre, fino alla prossima estate, non si potrà più occupare il suolo pubblico. Il titolare della “Nag“ non ha dubbi: per la città è un impoverimento.

Ecco perché desidera lanciare un appello affinché alle gallerie del centro storico – ben 40 – sia consentito esporre opere all’esterno tutto l’anno, ovviamente pagando il suolo pubblico, pari a 1,4 euro al metro quadro. Dicendosi sicuro che per la città ci sarebbero tanti benefici: un museo a cielo aperto composto da decine di opere in aggiunta alle 85 del Parco internazionale della scultura, un’offerta artistica 365 giorni l’anno e, di riflesso, un maggior flusso di visitatori anche in bassa stagione. "Sia chiaro – dice Nobile – che il Comune merita un plauso per aver riempito ogni mese con iniziative di richiamo. Questo weekend la Festa medievale, poi Libropolis, la fiera di San Martino, i mercati di Natale, la fiera di San Biagio e altro ancora. Ma anche ai privati andrebbe consentito di poter dare il proprio contributo a far vivere la città tutto l’anno, a differenza di attività legate alle stagioni, come ad esempio i balneari. Penso di poter parlare a nome dei colleghi che come me sono disponibili a investire denaro visto che va garantito il rispetto delle norme di sicurezza con tanto di relazione tecnica, incluso lo spazio da lasciar libero per il transito dei mezzi di servizio e di soccorso". Tra le varie cose, Nobile fa notare che le gallerie in inverno chiudono lasciando le luci interne accese, ma questo accorgimento non basta per attirare i visitatori da lontano. "La presenza delle sculture – prosegue – ci renderebbe tutti più visibili. Le opere esposte darebbero l’impatto di un museo a cielo aperto, arricchendo il circuito del Parco internazionale della scultura. Non solo: essendoci 40 gallerie, vorrebbe dire decine e decine di opere esposte in tutte le strade. E anche le casse del Comune ne gioverebbero".

Daniele Masseglia