Lecciona senza bagnini. 'E sul viale Europa ostacoli ai mezzi di soccorso’

Lungaggini per i permessi ai gestori delle spiagge. Manzo sollecita il Parco

Bagnini

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Viareggio, 9 luglio 2018 - Non è una novità: siamo già in piena stagione, e anche quest’anno niente sorveglianza della balneazione alla spiaggia libera della Lecciona. STAVOLTA si sono messe di mezzo anche le lungaggini burocratiche per emettere le autorizzazioni al montaggio delle spiagge attrezzate, i cui concessionari hanno nel contratto l’obbligo di garantire la presenza di bagnini con torretta anche alla Lecciona. E mica è finita qua: la vegetazione ricresciuta lungo il tratto sterrato del viale Europa, tra sbarra e sbarra, rischia di bloccare l’accesso di mezzi di soccorso in caso di grave emergenza. Tant’è che l’assessore alla sicurezza Maurizio Manzo, nel sollecitare il Parco per il nulla osta al taglio della vegetazione in eccesso, ha scritto chiaro e tondo che in caso di danni a cose e persone causate dal blocco dei soccorsi la responsabilità sarà tutta dell’ente di San Rossore.

«HO GIA’ fatto un sopralluogo alla spiaggia – spiega l’ex questore Manzo – e stamani terrò delle riunioni per sbloccare il problema dei bagnini alla spiaggia libera». E’ un pericolo esistente da quando il comune è andato in dissesto. Pagare i bagnini non è una spesa obbligatoria, anche se con la motivazione della pubblica incolumità il comune ha giustificato tante spese similari. Così per ora ci sono i cartelli che avvisano i bagnanti della mancanza di sorveglianza e assistenza. Il che non ovvia al concreto rischio che, con migliaia di turisti sulla spiaggia, e nessun bagnino vicino, la tragedia resta sempre a porta a di mano.

UNA delle torrette con bagnino dovrebbe essere gestita a cure e spese del Mamabeach, che ha avuto in assegnazione il secondo lotto delle spiagge attrezzate a Torre del Lago. Ma dalla vittoria della gara sono passati parecchi giorni, e il comune non ha ancora rilasciato l’autorizzazione a montare la spiaggia. Forse lo farà oggi. Ma i gestori sono alle prese anche col Parco, per avere il permesso di montare gabinetti e punti di ristoro per i bagnanti. E questa è una partita che la burocrazia del Parco, di solito, non sistema prima di un mese d’attesa: avere l’ok per i gabinetti e il bar ad agosto è roba veramente da terzo mondo. Anzi, nel terzo mondo sono più spicci. Ma, da sempre, la burocrazia deve giustificare la sua presenza e soprattutto il suo stipendio.

ALLA FINE della giostra resta il fatto che i turisti di luglio, i frequentatori dei camping, e non solo i pendolari della domenica, stanno andando al mare e fanno il bagno a loro rischio e pericolo. Come alle scogliere di Calafuria: ma dagli scogli si butta in acqua solo chi è provetto nuotatore, dalla rassicurante spiaggia della Lecciona invece lo fanno tutti, nuotatori e non.