
Anche la ciclopista sul lungomare subirà modifiche per migliorare la sicurezza delle biciclette e delle auto in ingresso e in uscita dai bagni. Ciò avverrà con la separazione tra il percorso rivolto ai pedoni e quello per i mezzi a due ruote
Il solco è quello di sempre, con la maggioranza che esulta per il binomio sviluppo-rilancio del litorale e la minoranza che grida alla cementificazione. Ma i numeri, in consiglio comunale, ce li ha il centrodestra e questo ha consentito al nuovo Piano arenili (Pua) di passare l’esame alla seduta di martedì sera. Con l’adozione dello strumento, pertanto, potrà partire la fase delle osservazioni (30 giorni), a cui seguiranno il passaggio in Conferenza paesaggistica e l’approvazione in consiglio comunale.
Tra i punti cardine c’è la possibilità per i bagni di ampliarsi del 20% con interventi di demolizione e ricostruzione, una nuova ciclopista per separare pedoni e bici, una struttura alla spiaggia libera di Motrone con mini-auditorium, il tender al pontile e molto altro. "Erano più di 20 anni che il Pua non andava in consiglio – dice l’assessore all’urbanistica Ermanno Sorbo – e sono orgoglioso che la nostra amministrazione abbia rimediato a questa mancanza non più sostenibile per un territorio che vuole aprirsi allo sviluppo e tutelare le proprie fragilità. Il confronto, lungo e articolato, con balneari, Regione e Soprintendenza ha consentito di gettare le basi per una miglioria ambientale e nelle infrastrutture, oltre alla distinzione delle tre zone Motrone-Focette, Tonfano e Fiumetto per svilupparle in linea con le proprie specificità". Il sindaco Alberto Giovannetti ha invece attaccato il centrosinistra: "Votando contro hanno detto ’no’ allo sviluppo turistico della nostra città e a forme di salvaguardia ambientale. Vorrebbero far risprofondare Pietrasanta nell’immobilismo".
Ad alzare le barricate ci pensa il capogruppo Lorenzo Borzonasca (Insieme per Pietrasanta): "Il Pua favorisce la cementificazione e non tutela i balneari in quanto richiede sforzi economici notevoli: solo un grande imprenditore può fare gli interventi previsti, inclusi quelli per contrastare il cuneo salino. Si trincerano dietro i tecnicismi del miglioramento energetico, ma la risorsa spiaggia è una sola. Con il tender perderemo la nostra identità: non abbiamo bisogno dei ricchi che vengono a mangiare a Tonfano. Idem la spiaggia libera: non va stravolta con altri servizi, anche perché è l’unica libera che abbiamo".
Daniele Masseglia