TOMMASO
Cronaca

Relazioni reali per educare all’affettività

Tommaso Strambi Invece, oggi, il tempo si è decisamente accorciato e la sessualità è mercificata sin dall’adolescenza. E internet e i telefonini...

Strambi

Invece, oggi, il tempo si è decisamente accorciato e la sessualità è mercificata sin dall’adolescenza. E internet e i telefonini sono autostrade dove scorrazzare senza freni. Con tutti i pericoli di sorta. Non solo per gli ‘orchi’ che spesso si nascondono dietro l’anonimato del web per adescare le loro piccole prede. Ma anche per le ricadute che certi comportamenti producono sull’equilibrio psico-fisico dei nostri ragazzi. Sottovalutare o sminuire determinati comportamenti come ‘ragazzate’ rischia di alimentare un circuito perverso in cui si insinuano i germi di relazioni ‘malate’. Dove l’altra (o l’altro) si trasforma in un oggetto su cui esercitare la possessività. Un sostrato su cui si sviluppano quelle relazioni patologiche all’origine di femminicidi o altre violenze gratuite. Ma anche di ‘anormalità’ che diventa ‘normalità’ per cui una madre, intercettata nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria di pochi anni fa, invitava la figlia ad assecondare "certe richieste. È per il tuo futuro", la esortava. Forse è meglio indignarci prima davanti a certi comportamenti, come davanti a certe immagini che abbiamo volutamente sbattuto in pagina. Proprio per scuotere la nostra coscienza di genitori più propensi ad una risatina che a guardare con più attenzione dentro alle vite dei nostri figli. Oggi i telefonini sono diventati una protesi del nostro corpo. Anche per gli adulti il più delle volte genitori ignari perché incapaci di dimestichezza con le nuove tecnologie. Forse è il caso di smessaggiare di meno sulle chat che invadono i whatsapp di mamme e papà e di dialogare di più con i ragazzi per crescere, tutti, insieme. E meglio. Non foss’altro perché la ‘rete’ ingoia tutto e, prima o poi, lo restituisce creando altri e ulteriori problemi quando si deve cercare un lavoro o accedere ad un incarico

pubblico.