REDAZIONE VIAREGGIO

"Noi siamo pronti a riaccendere la musica" Dopo 18 mesi di stop le discoteche scalpitano

Ipotesi 1° luglio: i gestori vogliono certezze da parte del Governo prima di firmare le assunzioni. Duecento lavoratori in cassa integrazione

Conto alla rovescia per la riapertura delle discoteche. Dal Governo filtrano ipotesi sulle regole per ballare, il settore attende una disposizione definitiva. Però a Forte dei Marmi Gherardo Guidi è già pronto a riaccendere le luci sulla pista della Capannina di Franceschi: "Se la sicurezza è garantita sarò il primo a riaprire questa estate, ma intendo sicurezza vera. Secondo me le possibilità ci sono. Non so se le condizioni matureranno per fine giugno oppure a metà luglio, però tra vaccini e tamponi la svolta è a portata di mano. La Capannina fa ballare la gente da 92 anni, e sono oltre m50 da quando la gestisco io. La Versilia ha sempre fatto divertire e sognare, ed è giusto che torni a farlo".

Da Viareggio al Forte ci sono nove locali con licenza di ballo e pubblico spettacolo. E sono tutti chiusi dalla fine dell’inverno 2019-20, a parte chi ha potuto brevemente lavorare la scorsa estate negli spazi aperti. Forse tutto ricomincerà dal 1° luglio, o giù di lì, per lo meno per i clienti muniti di green pass. In Pineta di Ponente Moreno Donnini, titolare del Trocadero, non vede l’ora: "Aspettiamo il via da 18 mesi. Non credo che avrò problemi col personale, i nostri dipendenti sono tutti in cassa integrazione. Siamo pronti, i locali da ballo non sono ristoranti: basta accendere le luci e chiamare i fornitori. In una giornata si rimette tutto a posto. I ragazzi alla porta controlleranno anche i pass vaccinali, ma sarebbe meglio che lo Stato creasse qualcosa di diverso dal certificato cartaceo, che è facilmente falsificabile. Appena c’è la circolare su disposizioni e capienza dò il via alla pubblicità".

La musica in Versilia fa ballare a ogni età, e a Piano di Mommio c’è il Papillon. Renzo Sacchetti scalpita: "Se aspettiamo ancora non riapriamo più. Siamo pronti, lo eravamo anche un anno fa con le sanificazioni. C’è da sistemare l’esterno, ma se ci autorizzano parto col personale e tutto quanto. Appena il Governo decide io apro". In Darsena a Viareggio Edoardo Berti non ha voluto riaprire a metà il Maki Maki: "Per prendere impegni con le assunzioni aspettiamo la data ufficiale di autorizzazione dei locali. Noi avevamo metà personale in cassa integrazione, e qualcuno ha trovato da fare la stagione nei bagni e in altre strutture turistiche. Gli altri dipendenti soffrono come noi, ma come si fa a impegnarsi con i contratti quando ancora non sappiamo se veramente riapriremo il 1° luglio?".

Dipendenti e reale capienza delle discoteche sono una delle tante preoccupazioni degli imprenditori. Lorenzo Angeli che col padre Giuliano gestisce bagno e discoteca della storica Bussola non si nasconde le difficoltà. Ma è agguerrito: "Noi ci faremo trovare pronti. Da gennaio 2020 la Bussola ha ospitato un solo evento la scorsa estate. E’ stata una chiusura veramente pesante. Per noi è importante che le nuove modalità di esercizio supportino economicamente i costi di gestione. Se dovessero farci aprire con non più di 200 ingressi, allora sarebbe meglio stare chiusi. Ma se ci sarà veramente il green pass la capienza consentirà di lavorare con tutto il personale necessario per i nostri standard. Il Governo detti le linee guida, e noi le rispetteremo".

"La discoteca – prosegue Angeli – dà lavoro a tantissime persone a chiamata. Il problema di trovare personale adeguato colpisce di più il bagno e il ristorante. Il nostro obiettivo è tornare a due aperture settimanali della Bussola, venerdì e sabato, e stiamo contattando le agenzie per trovare artisti e cantanti disponibili a fare spettacoli questa estate. Questo sabato faremo la prima cena con accompagnamento musicale e, quando sarà possibile, nella zona ristorante si ballerà con la musica dal vivo".

Beppe Nelli