Nasce "Articolo 230". L’educazione stradale insegnata nelle scuole

Il progetto nazionale è stato lanciato dal comando della municipale. L’iniziativa per la sicurezza è stata benedetta da Papa Francesco .

Nasce "Articolo 230". L’educazione stradale insegnata nelle scuole

Nasce "Articolo 230". L’educazione stradale insegnata nelle scuole

"Nel 2022, a Camaiore abbiamo avuto circa 500 incidenti. Un anno dopo, con maggiori controlli e repressione, sono scesi a 400. Ma io credo che la strada giusta sia un’altra, quella della prevenzione". Con questi dati il comandante della Municipale Claudio Barsuglia ha presentato ieri mattina il "Movimento Articolo 230", un progetto di educazione stradale di portata nazionale che spinge per la piena applicazione dell’articolo 230 del Codice della Strada. Di che si parla? In sostanza, di una norma introdotta nel ’92 che rende obbligatoria l’attività di educazione stradale a partire dalle scuole materne. Un buon proposito che tuttavia è rimasto solo sulla carta.

L’idea di rilanciare l’applicazione dell’articolo 230 è nata in seno al comando della municipale di Camaiore, ha ottenuto il sostegno dell’amministrazione e ora si propone di valicare i confini comunali e approdare a Roma. Il sostegno non manca: oltre all’Aci, hanno aderito associazioni di base – ’Familiari e vittime della strada’, ’Bombi a zonzo’, ’Associazione motociclistica Perla del Tirreno’, Pardini Armi, associazione professionale Polizia Locale d’Italia, ’Il Sorriso di Elisa’ – e personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e della sanità, tra cui spicca Papa Francesco che, informato dell’iter intrapreso dalla Municipale, ha inviato la sua benedizione e ha invocato l’intercessione della Madonna.

"L’articolo 230 fin qui non è stato applicato in maniera costruttiva – ha spiegato il comandante Barsuglia –; oggi si parla di sicurezza stradale solo inasprendo le pene. Ma manca un elemento strategico: l’educazione stradale nelle scuole, come stabilito in modo lungimirante dal legislatore. Noi non dobbiamo fare solo repressione, ma anche prevenzione. Ogni anno, sulle strade ci sono 3mila morti e decine di migliaia di ferite. Pensiamo solo alle spese a cui il sistema sanitario viene sottoposto da questi dati. Per risparmiare risorse e al contempo avere maggiore sicurezza, bisogna lavorare alla prevenzione con i ragazzi, i nuovi utenti della strada. Solo la scuola può garantire la formazione necessaria". Oltre all’attività di promozione, è stata avviata una raccolta firme (si trova sul portale Change.org) che andrà avanti fino a fine anno, e i cui risultati saranno consegnati al governo. Contestualmente, è stato creato un sito dedicato al progetto, che si presenterà il 6 maggio con un evento sul viale Oberdan.

"Camaiore da anni si è posta il problema degli incidenti stradali e dei morti – sottolinea il sindaco Marcello Pierucci –; ora questa sensibilizzazione deve arrivare fino a Roma per la piena attuazione dell’articolo 230. Il mondo ci spinge ad andare veloci, ma dobbiamo anche garantire modelli più equilibrati per non far perdere la vita e la salute ai nostri giovani".

DanMan