Il Pd e i consultori: "Tuteliamo le donne"

Approvato emendamento Pnrr su consultori: polemiche su possibile ingresso figure antiabortiste. Opposizioni e scontri d'opinione, con Giovani democratici e Donne democratiche contrari. Autodeterminazione delle donne messa in discussione.

Il Pd e i  consultori: "Tuteliamo le donne"

Il Pd e i consultori: "Tuteliamo le donne"

VIAREGGIO

È bufera politica e sociale, oltre che social, quella dei giorni scorsi, dopo l’approvazione in Camera dei deputati di una serie di emendamenti nel pacchetto del Pnrr. In particolare quello presentato dal deputato di Fratelli d’Italia, Lorenzo Malagola, sulla possibilità per i servizi consultori di avvalersi di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità, ha provocato opposizioni e scontri d’opinione. Per coloro che ritengono che l’emendamento si inserirebbe a pieno titolo in quanto già previsto dalla legge 194 del 1976, con l’assistenza della donna, da parte dei consultori, "in una serie di casi", c’è chi, invece, dall’altra parte, ritiene la modifica del decreto legge una mossa politica per favorire l’ingresso di figure antiabortiste nei consultori. Parte in cui si schierano anche Giovani democratici, Conferenza delle donne democratiche e il Pd della Versilia.

"L’emendamento sul voto di fiducia è un attacco diretto all’autodeterminazione e ai diritti delle donne – dichiarano Clarissa Giulia Pardini, Federico Lucania, responsabile diritti di Giovani Democratici e PD, e Chiara Sacchetti, portavoce di Donne Democratiche – È un atto scorretto nel metodo, quello di nascondere questo emendamento in un testo di legge sul Pnrr che niente ha a che fare con i diritti riproduttivi delle donne, e nel merito, per cui si vuole garantire l’accesso alle associazioni antiabortiste nei consultori". "Viviamo in un paese in cui l’accesso all’Ivg è sempre più difficile, come dimostrano da tempo i dati, anche relativi all’Ospedale Versilia, secondo della lista nera in Toscana, dove troviamo solo 2 medici non obiettori su 16 (dati del 2020). In questa già drammatica situazione questo governo sferra un altro attacco all’autodeterminazione delle donne. Facciamo nostre le parole dell’assessora regionale Alessandra Nardini quando dice che la Toscana continuerà ad opporsi in tutti modi. Anche noi ci schieriamo senza se e senza ma a fianco dei diritti delle donne e della sacrosanta libertà di scegliere".