Entusiamo alle stelle anche ieri sera al Teatro Jenco per la serata finale del 17esimo Festival di Burlamacco, organizzato dal Movimento dei Carnevalari. Applausi e cori da stadio in un ‘catino bollente’ accuratamente addobbato. Canzoni che, da 16 della serata inaugurale, sono divenute 14 per la finalissima -‘Musica e coriandoli’ di Ciaramitaro-Del Carlo-Ghiselli, ‘Per sempre’ di Domenici-Del Carlo, ‘Nuovi orizzonti’ di Madonna-Petrucci, ‘Immagina’ di Grossi-Donati-Cerri, ‘Nirvana’ di Cima, ‘Una grande favola’ di Biagini-Turri-Chicca, ‘Aldilà dal molo’ di Ferri-Tuccori-Volpi, ‘Sarà per sempre’ di Ferri-Testi, ‘Maschere’ di Paolinelli-Pasquinucci-Bertuccelli, ‘Canzone di Carnevale’ di Butrichi, ‘Centroamerica’ di Bonuccelli-Casani-Dati, ‘Nessuna al mondo’ di Testi, ‘Viareggio è’ Domenici-Bertuccelli-Simonini e ‘E’ solo amore di Biagini. Escluse invece nella serata di venerdì: ‘Carnevale dei miracoli’ di Santini e ‘Filastrocca di Carnevale’ di Bindi -.
Festival che ha stravolto il canovaccio degli ultimi anni, mettendo da parte il filone fantastico, per concentrarsi, grazie alle ricerche di Beppe Vannucchi e Alessio Bianchi, sull’aspetto storico del Carnevale “festa popolare, nata dal popolo e per il popolo - hanno sottolineato a più riprese i conduttori Andrea Paci e Leonardo Bonuccelli (coadiuvati dalla piccola Viola, figlia dello stesso Paci) - e che non dovrebbe essere troppo snaturata e forzatamente portata ad di fuori del suo reame”.
Chiara l’allusione, alle prossime uscite di Burlamacco a Lucca. Ed è per questo che protagonista è stato Lucchetto, la nuova maschera di Lucca, interpretata dal ‘lucchese per eccellenza’ Alessandro Bonuccelli -, che si è anche lasciato andare ad un preoccupante proclama: “Questo è stato l’ultimo anno del Festival di Burlamacco perché dal prossimo anno qui festeggeremo il Festival di Lucchetto”. Speriamo sia stata solo una battuta... Sergio Iacopetti