Giocava nel Real Forte: "Mi manca il fiato a pensare al dolore di quella famiglia"

I ricordi di Alessandro Mussi che lo volle fortemente nella sua squadra "Mio figlio giocava con lui nelle giovanili, conosco bene i genitori e il nonno".

Giocava nel Real Forte: "Mi manca il fiato a pensare al dolore di quella famiglia"

Giocava nel Real Forte: "Mi manca il fiato a pensare al dolore di quella famiglia"

Alessandro Mussi fa fatica a parlare. Con la voce rotta dall’emozione prova a riordinare i pensieri annebbiati dal dolore. Mattia Giani non è stato solo un giocatore che ha voluto a tutti i costi nel suo Real Forte Querceta, ma anche un ragazzo che conosceva bene fuori dal campo. "Mio figlio ha giocato nelle giovanili del Pisa assieme al fratello di Mattia, Elia. Conosco bene la famiglia, abbiamo passato tanti momenti insieme. Persone squisite, disponibili, mai un atteggiamento fuori dalle righe. E poi suo nonno: un uomo d’altri tempi, sempre accanto al nipote, non saltava una partita e anche domenica era allo stadio a tifare per Mattia… Mi manca il fiato nell’immaginare il dolore che li sta divorando".

In queste ore drammatiche, i ricordi corrono verso il tempo trascorso insieme. Aneddoti e immagini che tornano a galla per provare a colmare parte di questo improvviso vuoto. Mattia ha giocato nel Real Forte Querceta nella stagione 2020-21, un’annata particolare, condizionata dal Covid. In panchina c’era Christian Amoroso, uno dei primi a credere in lui. Nelle gerarchie il giovane Mattia partiva dietro a Di Paola e a Pegollo eppure riuscì a imporsi grazie al suo talento. "Era un giocatore estroso, pieno di colpi ad effetto – continua Mussi – a volte sembrava assentarsi dalla gara e poi all’improvviso tirava fuori dal cilindro delle giocate pazzesche. È stato protagonista di imprese che sono entrate nella storia della nostra società".

Come a Rimini, quando sorprese il portiere avversario con un destro dalla distanza che contribuì a uno dei successi più prestigiosi di questi anni trascorsi in serie D. Oppure a Prato: il portiere smanaccia il pallone lontano dall’area e Mattia ha un’intuizione, folle e visionaria: beffarlo con un pallonetto da fuori area. Palla in rete e il piccolo Real Forte Querceta supera il blasonato Prato.

"È come se tutto si fosse fermato a quando ho appreso la notizia del suo malore. Mi chiedo come sia possibile che un ragazzo di 26 anni se ne vada in questo modo. Mi auguro che questa tragedia serva da monito per effettuare controlli più mirati sui tesserati e per dotare tutti gli impianti sportivi degli strumenti necessari al primo soccorso". Adesso però è il momento delle lacrime. A nome di tutto il Real Forte Querceta, Alessandro Mussi manda un messaggio di vicinanza alla famiglia e ricorda ancora: "Ho in testa la sua voce. E qui davanti il suo sorriso. Saranno sempre con me".

Michele Nardini